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May 13 2015
I fattori che concorrono al rischio cardiovascolare sono numerosi e di differenti livelli; tenendo conto della familiarità. Per Viecca l’ereditarietà anche del diabete, per Russo oltre alla genetica lo stile di vita e in modo particolare l’alimentazione, per Sagone il processo d’invecchiamento, l’involuzione di un tessuto , un processo fibrotico, deve essere rilevato e messo a punto. Non dimentichiamoci che un organo, se non tenuto bene, può invecchiare prima di un altro. Un fenomeno esogeno o endogeno involutivo. Per tutti e tre l’attività fisica adeguata è un fattore di cura.
Risultato il cervello e il cuore devono essere conservati al meglio, altrimenti si ammalano.
Sagone e Russo rilevano lo stress psico-fisico ora anche a 35 anni. Basta pensare che le aritmie e la fibrillazione atriale era patologia anni fa solo dai 65 ai 90 anni, oggi sempre più giovani, sono “inquinati” dall’ambiente di lavoro, dalle città, da una alimentazione junk e fast food. Non si deve mangiare in piedi, agitati. Prenderci cura di noi è molto importante. Noi siamo davvero dentro e fuori, autori della nostra salute.
Nella fascia di età compresa tra i 35 e 79 anni, più del 50% di uomini e il 40% di donne sono ipertese (Dati Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute), la metà dei casi di malattie coronariche, può essere attribuito alla mancanza di attività fisica e ad uno stile di vita sedentario. Un uomo sarcopenico (quelli che sono fatti a pera), non muovendosi mai, con il passare del tempo , perdono ulteriore massa muscolare e immettono massa grassa.
E’ necessario,quindi, senza eccessi, con costanza, pensare che il cuore è un muscolo scheletrico e necessita di attività aerobica e anaerobica, prima viene allenato e prima migliora. Se una persona lo fa sempre, addirittura può migliorare. Si sono viste persone ultra 70 enni (vedi Giorgio Armani), diventare in età matura ancora più belli, in salute e tonici, grazie ad un moderato ed equilibrato esercizio fisico.
Viecca precisa l’importanza dell’alimentazione e degli antiossidanti sia come integratori che per una dieta sana, frutta e verdura e consiglia quella colorata di viola, come i mirtilli, le more, i lamponi e il cioccolato fondente, non in eccesso, ma un po’ aiuta il cuore e l’umore. Il prof si confida che in casa ha una cyclette e tutto è un problema culturale. Il vero “fisicato” è Sagone e sono certa che lui non sgarri, attento al fisico sostiene e propone una stress- clinic con uno “ stressometro” all’interno che ci possa far sapere, misurando determinati parametri, quanto siamo intossicati dal lavoro, dall’ambiente e dalle cattive abitudini. Così Russo conclude attenti al colesterolo, la dieta deve essere bilanciata, povera di grassi, e così le arterie avranno poco colesterolo, in particolare a livello coronarico o carotideo.
Ma molti pazienti diabetici, cardiopatici o con problemi metabolici, si astengono dallo svolgere attività fisica perché temono di non essere in grado o addirittura che il movimento, soprattutto se hanno subito un intervento, sia dannoso, invece è parte integrante della cura.
Per ovviare a questi problemi nasce una nuova realtà “Take Care”, un centro polifunzionale con il progetto Medical Fitness cardio, un percorso personalizzato che coniuga attività fisica e controlli medici periodici, per aiutare ad uno stile di vita sano e senza paure.