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August 03 2017
“Il sequestro è un atto di istruzione probatoria. Dunque, adesso la magistratura dovrà compiere tutti gli accertamenti a bordo della Iuventa per cercare le prove del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.
È questa, infatti, l’accusa con la quale Procura di Trapani ha posto sotto sequestro nel porto di Lampedusa, la nave "Iuventa"della Ong Jugend Rettet di nazionalità tedesca ma battente bandiera olandese, il cui equipaggio è sospettato di aver contatti diretti con trafficanti e scafisti libici.
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"Il sequestro permetterà ai magistrati di acquisire i libri di bordo e i dati registrati nel Vdr, Voyage data recorder ovvero la scatola nera dell’imbarcazione - spiega a Panorama.it, l’avvocato Luigi Parenti, esperto di diritto della navigazione - in questo modo gli inquirenti potranno tracciare tutti gli spostamenti della Iuventa nel mar Mediterraneo e ricostruire eventuali collegamenti con i trafficanti di esseri umani”.
All’interno della Vdr, infatti, sono registrati non solo i dati relativi alla navigazione ed ad eventuali anomalie e malfunzionamenti tecnici dell’imbarcazione ma anche le comunicazioni che avvengono su canali radio specifici e le conversazioni che avvengono in plancia comando tra i membri dell’equipaggio. Registrazioni audio, quest’ultime, che potrebbero rivelarsi fondamentali, assieme ai dati che verranno estrapolati dal Vdr.
Sicuramente la scatola nera avrà tracciato la navigazione della Iuventa avvenuta lo scorso 26 giugno, quando un agente sotto copertura, con lo zoom della propria macchinetta fotografica, ha immortalato la piccola imbarcazione (Rhib) della Iuventa trainare verso le coste libiche tre imbarcazioni utilizzate dai trafficanti e lasciarle alla deriva.
Imbarcazioni quindi che sono state poi recuperate e reimpiegate per altri viaggi.
“Il vincolo che pone sotto sequestro la Iuventa è stato immediatamente trasmesso e trascritto, come prevede la legge, presso il Registro navale internazionale in quanto la nave è stata immatricolata in Olanda - prosegue Parenti - Questo fa sì che la nave non possa più navigare fino a quando questo vincolo non verrà tolto ufficialmente, ovvero non vi è un provvedimento di dissequestro dell’imbarcazione”.
Dissequestro che può avvenire solo ed esclusivamente quando saranno terminati tutti gli accertamenti da parte della magistratura e solo nel caso in cui non venissero riscontrati elementi utili a formalizzare le accuse di favoreggiamento.
“Nel caso in cui, invece, saranno accertati degli illeciti e quindi la nave diventerà oggetto di reato, la magistratura italiana procederà alla sua confisca e successivamente alla sua vendita all’asta”.
Ma a bordo della Iuventa, al momento del sequestro, vi era l’intero equipaggio. "Non possono essere apposti vincoli di nessun genere alle persone dell’equipaggio salvo che il magistrato non riscontri il pericolo di fuga - dice ancora Parenti - In tal caso saranno emesse delle ordinanze di custodia cautelare, necessarie per accertare le responsabilità dei singoli a bordo dell’imbarcazione”.
“Al momento le accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina sono state rivolte formalmente all’armatore e al comandante della nave Iuventa, come previsto dal codice della navigazione. Saranno le indagini a scagionarli o a cristallizzare le accuse nei loro confronti così come nei confronti di altri membri dell’equipaggio oggi ancora in libertà”