Torna la Serie A, è l'ora dei big del mercato

La ricreazione è finita, ora si fa sul serio. Smaltita la sosta in cui la nazionale italiana ha ritrovato finalmente il sorriso, la Serie A si tuffa nel primo frullatore di una stagione che sarà intensissima. Da qui alla prossima fermata per Nations League (13 ottobre) le big cominceranno a giocarsi una fetta importante del loro futuro. Non è ancora il momento in cui si vince uno scudetto, di sicuro è l'ora in cui si può cominciare a perderlo.

Anche per questo è scontato che da qui in poi i tecnici delle grandi romperanno gli indugi e daranno spazio ai rinforzi recapitati dal mercato. E' stata un'estate in cui tanti non hanno badato a spese. Juventus, Milan, Roma, Napoli e Atalanta hanno speso oltre seicento milioni di euro per provare a colmare il gap con l'Inter della seconda stella che, a sua volta, ha staccato assegni meno sostanziosi ma si è comunque rinforzata.

SERIE A, MEZZO MILIARDO SPESO PER STRAPPARE LO SCUDETTO ALL'INTER

Fin qui l'effetto mercato non si è visto. Thiago Motta, ad esempio, ha attraversato il mese d'agosto appoggiandosi sul talento fresco di Savona e Mbangula lasciando solo un pizzico di campo a Koopmeiners, Conceiçao e Nico Gonzalez per provare a scardinare l'ordinata resistenza della Roma. Douglas Luiz (50 milioni) non si è praticamente visto e Kephren Thuram si è fatto male subito. Impossibile immaginare che la Juventus rimanga la stessa anche a settembre inoltrata. C'è una sessione estiva da 200 milioni di euro da far fruttare.

Lo stesso in casa Napoli. Conte ha l'alibi che McTominay e Gilmour gli sono arrivati a tempo quasi scaduto e anche Lukaku non ha fatto la preparazione insieme ai compagni. Il Belga è rimasto a casa saltando la nazionale per mettersi alla pari col lavoro fisico, gli scozzesi hanno dimostrato di avere già la gamba giusta. Ora tocca al Napoli sfruttare tutto il loro potenziale.

La Roma ha ammirato Koné con la maglia della Francia. L'Atalanta deve accelerare l'opera di fusione del gruppo dei nuovi dopo la rivoluzione estiva e poi c'è il Milan con i suoi stenti e l'obbligo di non sbagliare più per non rovinare tutto in fretta.

Anche Fonseca, sotto stretta osservazione, può rivolgersi al mercato per provare ad uscire dalle secche dell'avvio di campionato. Pavlovic ha già mostrato di poter aiutare, Fofana non ha ancora avuto modo di prendersi il centrocampo e Morata ha lavorato per superare l'infortunio che lo ha messo fuori dopo l'assaggio con il Torino. Servono tutti, rapidamente, perché il calendario non attende. Venezia, Liverpool, derby, Lecce, Bayer Leverkusen e Fiorentina in un mese: dopo questo ciclo molto sarà chiaro.

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