Elogio del corto muso

Uno gol e via, senza subirne ma soffrendo le pene dell'inferno. E' stato il week end degli uno a zero, elogio del corto muso che ha disegnato una vetta della classifica della Serie A in cui c'è posto solo per le grandi. Il Napoli sta davanti a tutti (19 punti), davanti a Inter (17), Juventus (16) e Milan (14): non è fuga ma un preannuncio di un possibile strappo se settimana prossima i partenopei non si complicheranno la vita contro il Lecce sotto choc per le sei reti incassate in casa dalla Fiorentina.

Non c'è stato spettacolo nelle vittorie delle grandi, però, Solo tanta sofferenza con storie diverse da raccontare perché non identiche l'una all'altra. Il comune denominatore è stata l'incapacità di esprimere un buon calcio: non c'è riuscito nessuno e quasi tutti si sono affidati agli episodi per ribaltare a proprio favore partite complicatissime.

L'ultima è stata l'Inter all'Olimpico contro la Roma. Prima bene, poi dopo gli infortuni di Calhanoglu e Acerbi senza più equilibrio pur continuando a portare pericoli verso la porta di Svilar. La rete della vittoria, però, è stata regalata dalla Roma con un doppio imperdonabile errore di Zalewski e Celik a spalancare la porta a Lautaro Martinez. Tre punti pesantissimi per Inzaghi che si lamenta - a ragione - perché dopo mezz'ora si sarebbe dovuto trovare in superiorità numerica con rosso a Cristante omesso dalla coppia Massa-Di Bello nella domenica delle espulsioni, tutte simili, per fallo su chiara occasione da rete.

A proposito di rossi: quello di Reijnders (bestemmia calcistica ma impeccabile in punta di regolamento) ha reso un'impresa il successo del Milan sull'Udinese facendo un regalo a Fonseca che aveva scelto il rientro dalle nazionali per punire pubblicamente i ribelli e Leao. E un rosso (Romagnoli) ha spianato la strada alla Juventus che ha avuto bisogno di un autogol di Gila per superare la Lazio tra le proteste per un altra mancata espulsione (Douglas Luiz) e la difficoltà ormai atavica della squadra di Thiago Motta ad arrivare alla conclusione. Però serviva la vittoria ed è arrivata. Domenica prossima a San Siro la resa dei conti contro l'Inter.

Per chiudere il Napoli. Bruttissimo il primo tempo ad Empoli, meglio dopo aver stappato la partita con un rigore 'leggerino' su Politano. Conte ha messo il muso davanti a tutti e ha ragione a godere per i successi nelle gare sporche: fanno morale e classifica e al Napoli è già successo contro Como, Parma e Cagliari. Tra una settimana, dopo il Lecce, inizierà però il ciclo di big match anche per gli azzurri e servirà la qualità che finora non si è vista.

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