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November 06 2017
La grande ammucchiata o la grande bellezza. Cinque squadre in cinque punti che potenzialmente potrebbero anche essere solo due se Roma e Lazio vincessero i recuperi contro Sampdoria e Udinese, cancellate per la pioggia. Un campionato così non si vedeva da anni: equilibrato in testa e con le big che corrono a ritmo record verso l'obiettivo dello scudetto e della Champions League.
Dal Napoli capolista con i suoi 32 punti, primo malgrado il mezzo passo falso contro il Chievo, alla Roma che di punti ne ha 27 e un viaggio a Marassi da compiere tra dicembre e gennaio, la Serie A sta facendo del suo meglio per regalare un torneo equilibrato. Qualche avvisaglia c'era già stata nella passata stagione, quando la Juventus ha dovuto attendere la fine per festeggiare, ma adesso la tendenza si sta confermando e allargando.
L'ultimo turno prima della sosta dello spareggio mondiale ha segnato la frenata di Napoli e Inter. Pareggi che fanno male in un torneo in cui i punti lasciati dalle big alle altre sono pochissimi: 10. Quella che ha fatto peggio in questa speciale classifica è stata la squadra di Spalletti che, prima del pareggio casalingo contro il Torino, aveva concesso un pari anche a Bologna. Poi Lazio, Napoli e Juventus (2 punti a testa) e, infine, la Roma fin qui perfetta contro le 'altre'.
A questo ritmo, con proiezioni per tutti sopra quota 90, è difficile permettersi uno scivolone senza essere immediatamente riassorbiti da chi c'è alle spalle. Il Napoli ha conservato il primato dilapidando gli effetti del doppio blitz esterno all'Olimpico, l'Inter virtualmente è finita ai margini della zona Champions League pur avendo fatto un avvio di stagione spettacolare.
I 32 punti del Napoli dopo 12 giornate non rappresentano un record. Nella stagione 2013-2014 la Roma di Garcia fece meglio con la striscia di 10 vittorie di fila più un paio di pareggio per eguagliare quota 32. E 31 ne segnò la Juventus prima (2012) e dopo (2014) riuscendo sempre ad arrivare in fondo con lo scudetto in tasca. Esattamente come nella stagione-primato della Roma. Trentuno come oggi, Allegri sempre molto attento alle statistiche gongola.
A cambiare ed alzarsi, però, è la quota per il quarto posto. Gli attuali 28 punti della Lazio (o i 30 di Inter e Roma virtuali) rappresentano una crescita impetuosa rispetto al passato: +8 virtuali sulla scorsa stagione, +5 su quella precedente e addirittura +9 nell'anno dell'addio di Conte alla panchina bianconera. La concorrenza in testa è aumentata e questo potrebbe cambiare certi equilibri.
Con un equilibrio così spiccato in vetta, diventa interessante anche leggere la classifica nel mini-campionato degli scontri diretti tra le cinque protagonista. Graduatoria parziale perché non tutti hanno giocato lo stesso numero di partite, ma che regala qualche risposta.
Il migliore per distacco è stato il Napoli con 7 punti in 3 gare (successi esterni su Roma e Lazio, pareggio casalingo con l'Inter). Poi Inter (4 punti in 2 partite), Lazio (3/2) e i fanalini di coda Juventus (0/1) e Roma (0/2). Cosa significa? Che Di Francesco è stato bravo ad ammortizzare i colpi nei big match con il filotto nelle altre gare, Spalletti si è mangiato quanto guadagnato, Sarri può sorridere e il campionato di Allegri è appena iniziato.
Dal rientro dopo la sosta alla Befana il puzzle si completerà. Si ricomincia il derby di Roma, Napoli-Milan, Sampdoria-Juventus e Inter-Atalanta. Uno spettacolo che speriamo di goderci con in tasca il pass per Russia 2018.