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September 09 2019
Portare sulla propria maglia il nome di uno sponsor, davanti nel caso del principale oppure in una delle altre tre posizioni previste dal regolamento della Lega Serie A, frutta ai club italiani un incasso minimo di 116milionidieuro al netto dei bonus. Un giro d'affari in lenta crescita, con ampi margini di miglioramento (ci sono ben quattro società che hanno iniziato la stagione a maglia 'pulita') ma che conferma anche l'abisso che ci divide dagli altri campionati top in Europa.
Basti pensare che la Premier League, il torneo di riferimento per ricchezza e appeal commerciale, alla stessa voce incassa quasi 450 milioni di euro con valori del tutto fuori mercato rispetto anche alle big italiane. Le stesse che puntano a un sostanzioso aumento dei loro fatturati alla voce partnership commerciale partendo da Juventus e Inter che hanno i contratti con Jeep e Pirelli in scadenza nel 2021 e puntano al raddoppio.
L'analisi delle maglia delle squadre italiane della Serie A rivela alcune sorprese. Intanto l'anomalia di Lazio, Genoa, Sampdoria e Spal che sono arrivate a fine agosto senza sponsor principale (nel caso della società di Lotito la colpa è del Decreto Dignità che ha vietato la pubblicità per i marchi di scommesse): si muoveranno e salirà così anche il totale.
Poi va notato come in alcuni casi ci sia un legame diretto con la proprietà del club, la cosiddetta 'parte correlata' che è oggetto anche del regolamento Uefa sul Fair Play Finanziario che non vieta la sponsorizzazione diretta ma obbliga a una valutazione sulla congruità della cifra (fair value) e, in ogni caso, limita a un massimo del 30% del fatturato la possibilità di apporto sotto qualsiasi forma.
Il caso più eclatante è quello del Sassuolo che guida all'inizio della stagione 2019-2020 la classifica per valore di marchi di sponsorizzazione sulla propria maglia. Si tratta di una forma di sostegno da parte della proprietà Mapei che versa 18 milioni di euro per maglia, stadio e centro sportivo. Legami stretti ci sono anche per la Juventus con Jeep, per l'Inter con Suning che paga il naming rights della Pinetina, di Interello e ha messo il suo nome sulla maglia d'allenamento e per la Fiorentina del nuovo patron Commisso che ha occupato con Mediacom il banner principale. Nulla di illecito, anzi. L'importante è sempre tenere a mente il 'fair value' e il limite massimo di apporto sul fatturato netto.
Tornando alla Serie A, le regole attuali prevedono la presenza al massimo di quattro sponsor sulla maglia da gioco: quello principale che si trova sul petto ed è il più grande e visibile per ingombro, un co-sponsor poco al di sopra (e meno evidente), lo sponsor di manica e quello sul retro quasi all'altezza dei pantaloncini.
Non tutti riempono ogni spazio disponibile, sia per la difficoltà di trovare che partner che per legittime scelte di gestione del rapporto con i clienti che pagano profumatamente gli altri spazi. Ecco la classifica delle sponsorizzazioni di Serie A calcolata senza tenere in considerazione i bonus ma solo le cifre fisse:
Sassuolo (Mapei) - 18 milioni di euro
Juventus (Jeep) - 17 milioni di euro
Milan (Emirates) - 14 milioni di euro
Roma (Qatar Airways - Hyundai) - 14 milioni di euro
Inter (Pirelli) - 9,5 milioni di euro
Napoli (Acqua Lete - MSCrociere - Kimbo) - 9 milioni di euro
Fiorentina (Mediacom - Estra - Prima.it) - 6,5 milioni di euro
Atalanta (Radici - UPower - Automha - Gewiss) - 5 milioni di euro
Torino (Suzuki - Beretta - Wuber - EdiliziAcrobatica) - 5 milioni di euro
Cagliari (Regione Sardegna - Ichnusa - Nieddittas) - 4 milioni di euro
Udinese (Dacia - Vortice - BluEnergy) - 2,5 milioni di euro
Bologna (Liu Jo, Lavoropiù - Illumia) - 2,2 milioni di euro
Brescia (Ubi Banca - Omr) - 2 milioni di euro
Parma (Cetilar - Canovi - Viva la mamma) - 1,7 milioni di euro
Lecce (Moby - Maffei - BPP - Labconsulenze) - 1,5 milioni di euro
Verona (Sinergy - Air Dolomiti - Trivellato) - 1 milione di euro
Genoa (Zentiva - Leas Plan) - 0,7 milioni di euro
Spal (Omega - Pentaferte - Errebi Technology) - 0,7 milioni di euro
Sampdoria (Invent - Ibsa) - 0,5 milioni di euro
Lazio - 0 milioni di euro