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Elezioni Friuli. L'analisi dei voti

La candidata del centro sinistra Debora Serracchiani ha vinto le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia per 2.097 voti davanti al presidente uscente del centrodestra, Renzo Tondo. Alla Serracchiani  sono andate 211.508 preferenze (39,39%) mentre all’ex presidente Tondo 209.441 (39%).

Un'elezione attesa, al di là del suo valore amministrativo e regionale, perché arriva proprio nei giorni del caos per il voto sul Quirinale e soprattutto a due mesi dalle politiche. Certo, le elezioni amministrative sono sempre particolari, soprattutto per la presenza di liste civiche che "contaminano" il risultato, ma alcune osservazioni, soprattutto guardando i voti reali presi e confrontati con quelli delle politiche di febbraio, si possono fare:

AFFLUENZA

Domenica e lunedì scorso, si sono recati alle urne solamente 554.947 cittadini su 1.099.336 degli aventi diritto, il 50,48%. C'è stato quindi un calo del 27% degli elettori (un'enormità) rispetto alle politiche dello scorso febbraio quando a votare si era recato il 77,19%. Un altro dato importante è quello relativo alle schede nulle: 11.968. E le schede lasciate dagli elettori in bianco: 5.935.

MOVIMENTO 5 STELLE

Significativo rimane il dato relativo al Movimento 5 stelle che a distanza di due mesi dalle elezioni politiche ha registrato un crollo delle preferenze. A febbraio il movimento di Beppe Grillo aveva infatti ottenuto alla Camera 196.218 voti. Ieri poco più di 103.000 con una perdita del 47%. Ancora più rilevante il calo se si guarda al voto di lista dove i grillini superano appena i 55mila voti

CENTRODESTRA

Il Popolo delle Libertà, alla Camera nelle scorse Politiche, aveva raggiunto 134.415 preferenze raggiungendo con la coalizione di centrodestra composta da Lega Nord, Fratelli d’Italia, La Destra, Mir e il Grande Sud i 201.865 voti. Nello scorso week end hanno raggiunto quota 180.657, con un calo del 10%. La coalizione di centrodestra resta quella di maggioranza relativa in regione

CENTROSINISTRA

A febbraio, alle politiche, il centrosinistra con una coalizione composta da Pd, Centro democratico e Sinistra Ecologia e Libertà, aveva ottenuto 198.175. Nello scorso weekend sono scesi a 155.745 con una perdita quindi significativa rispetto al centrodestra di oltre 40 mila voti (meno 21%). La vittoria della Serracchiani si spiega quindi con il voto disgiunto. Cioè migliaia di elettori di centrodestra hanno votato il loro partito ma il candidato presidente proprio del Partito Democratico

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