Tra bombe e pugnali, dietro il recente attentato a
Salman Rushdie e il tentativo di uccidere un altro dissidente, ci sarebbe l’impronta del Vevak, il «servizio segreto esterno» di Teheran, specializzato in rapimenti e omicidi di oppositori del regime in patria e all’estero. Una lunga scia di sangue resa possibile grazie a una struttura di decine di migliaia di operativi e «quinte colonne».