Italia
September 17 2020
L'estate sta finendo ma non per tutti. Il turista di settembre, quello che aspetta la seconda metà per godersi spiagge da sogno e mete d'elite libere dalle masse, ha appena fatto le valigie per godersi un'estate italiana cucita su misura.
Per comprendere cosa passa per la testa del vacanziere settembrino bisogna fare appello alla memoria che rimanda a quando le villeggiature erano infinite, il ritorno in città sul calendario segnava metà ottobre e la lentezza di certe giornate era considerata una virtù. Il lavoro passa attraverso lo smartphone, o forse il problema nemmeno si pone. Nei casi di più facile lettura, c'è chi preferisce lavorare in agosto con l'ufficio semi vuoto e preferisce godersi una ridotta densità umana anche quando è il momento di staccare. Il carattere, però non cambia, così come i criteri di scelta della destinazione: la vista indispensabile, i servizi impeccabili, i ritmi rilassanti, il cibo sublime. O tutto, o nulla.
Amante della siesta più che della movida, paziente, ha saputo attendere che il sole d'agosto cuocesse i più per godersi giornate più brevi ma intense, fresche senza bisogno di un condizionatore h24 e poco ansioso di riempire il carnet degli inviti, si concentra sulla destinazione e sulla qualità del soggiorno, prima ancora che sul calendario degli eventi, destinati, almeno per questo giro, ad essere più visualizzati che vissuti.
Panorama.it ha selezionato alcune delle località più gettonate per soggiorni, week end e villeggiature perfette per godersi questa fine d'estate, che per alcuni, complice lo smart working voluto o subìto, è solo l'inizio di una nuova vacanza, poco importa se part o full time.
Liquidata la gentry invitata e imbucata al Festival del Cinema, si rimette a lucido per accogliere risvegli tardivi, colazioni in terrazza e letture sotto i gazebo a righe. Lontano dalla folla, spiaggia privata, mantiene la struttura storica con i capanni sulla sabbia bianchi e rossi e si affaccia al nuovo mondo con il pool bar, dove i signature cocktail vengono serviti a bordo piscina.
Riparato dalla bora, sopra la baia di Grignano. Con il Castello di Miramare a due passi. E la stessa visuale, aperta a 180 gradi sul Golfo di Trieste, con il Carso alle spalle, che verso l'autunno inizia a tingersi di rosso. Lo stile è quello della famiglia Benvenuti, aristocrazia dell'Hotellerie colta e golosa che ha fatto di questo albergo a strapiombo sul mare, una destinazione caratterizzata da garbo e stile tipicamente mitteleuropei con la giusta dose di un touch contemporaneo che si esprime nella spa ad accesso singolo e dalla cucina del ristorante con vista, ça va sans dire, con la grande carte e la carta dei vini internazionale.
Design, arte contemporanea, storia e futuro convivono tenute insieme da quel senso di ospitalità che sa di casa e di amicizia, fin dal momento del check in. Una grande casa degli anni 50 con un enorme terrazzo dal quale si gode una delle più belle viste sul golfo, con il Vesuvio che fa da sfondo e la solarità di arredi, ceramiche, pezzi d'arte che invitano a godersi, angolo dopo angolo, ogni pixel di questa struttura pensata per chi vuole entrare in albergo e uscire, forse, solo il giorno del check out. La piscina è nascosta tra i cespugli e i pavimenti ora in pietra ora in ceramica di Vietri. Il mare si raggiunge con una scala privata che scende tra i gardini e i terrazzi fino al porticciolo dove si trovano ristoranti, lidi e trattorie tipiche. Marco De Luca, architetto e padrone di casa, ha saputo trasformare gli ambienti di una dimora di famiglia in un luogo di culto, dove 12 suite affacciate sul golfo di Sorrento, curando ogni singolo dettaglio.
Da questa stagione il timone è passato a Melania Zucchelli, che lo ha reso il place to be, aperto per tutto il mese di settembre, mentre molti stabilimenti versiliesi hanno già rimesso le sdraio dentro alle cabine. Si vive di suggestioni, di aperitivi al tramonto, di sedute di rattan, di colazioni con i piedi nella sabbia e di una cucina verace e gustosa che abbraccia la tradizone e talvolta la riscrive con occhio al presente, la grande veranda centrale rende godibile il soggiorno anche nelle (vanno messe in conto) giornate di pioggia, sfangabili con un filo di cashemire e un paio di scarpe a barca. La musica di sottofondo non sbaglia mai.
Si dorme in lenzuola di lino. Le suite sono ricavate negli spazi di una struttura di Dammusi antichi e si proiettano nel presente con un design ricercato a una certa cura nei particolari.
Lo scenario della natura wild di Pantelleria, la suggestione di un cielo stellato, i tramonti che sanno già di Africa e un mare che più blu non esiste sono la palette cromatica della cornice; la cucina mediterranea con i profumi degli ingredienti locali e i vini di una terra selvaggia e silenziosa sono ad alto tasso di emozione.
La storia lo data al XVII secolo, la geografia lo colloca a strapiombo su una delle scogliere più suggestive della costiera amalfitana. E', per sua definizione un Boutique Hotel con Spa, restaurato con cura e dove l'ospitalità è al punto uno della to do list. Il tramonto è da incorniciare, la piscina a sfioro da godere nelle ore più calde, tra una lettura sui day bed del giardino e il terrazzo affacciato sul mare.
Christoph Bob, geniale interprete di una cucina mediterranea innovativa, ha raccolto la tradizione e l'ha riscritta per mettere in piatto la terra, il mare e i racconti del luogo con un twist internazionale che lo ha visto protagonista ai fornelli più blasonati del globo. I sapori sono intensi, precisi, mirati ad esaltare, gli ingredienti già generosi del luogo. Insomma, si mangia da Dio e questo, considerato che la prova costume sarà per una platea più ristretta, già è un motivo sufficiente per godersela fino alla fine.
Le nobili architetture del Salento non sono mai state così contemporanee e proiettate sulla vileggiatura del futuro. Il merito va a Roberto Palomba e Ludovica Serafini, architetti e designer di fama planetaria che ne hanno curato il restying architettonico e funzionale. Gli ambienti sono iconici, ad altissima percentuale di instragrammabilità. Si trova a Gagliano del Capo, ospita 9 suite spesso dimore temporanee di artisti provenienti da tutto il Mondo. Il cortile, la piscina, l'orangerie e il cortile sono pensate con una macchina del tempo che unisce storia e presente. Le spiagge Salentine, di lì a poco, sono lo scenario di lunghe passeggiate e bagni solitari in un fine mese che ha solo da emozionare.