Televisione
May 19 2015
Prendi cinque importanti businessman italiani e falli incontrare con un manipolo di aspiranti imprenditori pronti a lanciare le proprie startup, che per presentare i loro progetti avvincenti hanno a disposizione solo pochi minuti e una buona dose di coraggio. Sono questi gli ingredienti di Shark Tank, il business format prodotto in più di venti paesi al mondo che giovedì 21 maggio debutta su Italia 1, in prima serata. Ecco come funziona.
Il meccanismo del format
Le regole di Shark Tank sono semplici e dirette. Cinque uomini d'affari italiani metteranno a disposizione i loro capitali per finanziare le startup - quell con un’idea innovativa e il business plan più efficace - presentate da alcuni aspiranti imprenditori nel corso delle due puntate: questi ultimi dovranno riuscire a indurli a investire su di loro e sui loro progetti. La trattativa, che si svolgerà sempre davanti alla telecamere, sarà rapida e intensa e vedrà confrontarsi anche i cinque businessman: alla fine di ogni puntata, se l’aspirante imprenditore e almeno uno dei cinque investitori raggiungeranno un accordo, verrà stipulato un vero e prorpio contratto legale.
I cinque imprenditori
Ma chi sono i cinque imprenditori chiamati chiamati a valutare i progetti, a svelare i punti deboli di un’idea, a battagliare con i colleghi per accaparrarsi la startup con più potenzialità? I businessman sonoFabio Cannavale, presidente di Lastminute.com Group; Mariarita Costanza, direttore tecnico Macnil–Gruppo Zucchetti; Luciano Bonetti, presidente Foppapedretti; Gianluca Dettori, presidente e fondatore di Venture Capital Pixel; Giampietro Vigorelli, pubblicitario. I magnati si riveleranno dei veri e propri "squali", pronti a finanziare solo le idee più valide e convincenti, investendo i propri capitali solo per guadagnare.