Sinner
(Ansa)
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Battendo Djokovic Sinner ha già vinto le sue Finals

Ci sono partite nel mondo del tennis che non sono come tutte le altre. Match che a volte valgono più della vittoria in un torneo, più di una coppa.

È questa la sostanza della sfida Sinner-Djokovic alle Atp Finals di Torino. Perché l'altoatesino ha rotto un tabù, ha sconfitto per la prima volta ol numero 1 del mondo facendo l'ennesimo gradino del suo percorso di crescita che lo vede guardare alla vetta vera del tennis mondiale.

Ora non sappiamo come proseguiranno le Finals per l'azzurro; le tre ore del match con il serbo potrebbero anche farsi sentire nei prossimi giorni. Poco conta.

Sinner il suo torneo lo ha vinto ieri sera dimostrando a tutti, per primo a se stesso, di poter battere chiunque: Alcaraz, Medvedev, Tsitsipas e, da poche ore, anche il giocatore più vincente di sempre. Due momenti su tutti. Il primo è sul 5-5 del terzo set, 30 pari. Un punto decisivo che in passato aveva visto Nole prevalere forte della sua maggiore esperienza; punto in cui Sinner invece aveva dimostrato tutti i suoi 20 anni. Non ieri. Il dritto vincente da 161 km/h è stato una sentenza ed un messaggio alle sue paure ed all'avversario.

Secondo momento poi il tie break finale; i primi 5 scambi, vinti tutti dall'italiano, sono stati di un livello tennistico inarrivabile. E quando un atleta, di qualsiasi sport, tira fuori il meglio quando conta davvero, beh, quell'atleta smette di essere tale e cambia nome diventando un Campione.

Conta tanto anche il "come". Il serbo non ha fatto calcoli, non si è risparmiato nemmeno per un 15. È stata una lotta tra gladiatori durata per tre ore. Nole ha dato tutto ed ha perso. E tutti sappiamo quanto avrebbe «goduto» nel vincere e nel mettere a tacere tutte le migliaia di tifosi accorsi al Pala Alpitour.

A noi la fortuna a di goderci da ieri la carriera di un talento che in Italia non si vedeva da decenni.

E chissenefrega delle Finals, anche se vincerle sarebbe davvero un trionfo totale.

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