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(Ansa)
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Sinner batte Djokovic ed apre una nuova «era» del tennis

Ricordiamoci questa data: 26 gennaio 2024. Giorno in cui il tennis ha aperto una nuova era. Merito di Jannick Sinner che dopo quasi 2200 giorni di successi consecutivi ha sconfitto sui campi di Melbourne Novak Djokovic, il tennista più vincente di sempre. Non è una sconfitta a caso ed è per questo che il tennis entra da oggi in una nuova era.

Negli ultimi 4 incontri tra i due Sinner ha infatti battuto il serbo per tre volte, perdendo solo la finale delle Atp Finals di Torino. Questo significa che il Re non è più Re, significa che l'epoca dei Fab Four (Federer, Nadal, Djokovic e Murray) è giunta al termine tra ritiri, acciacchi e lo scorrere del tempo anche per chi sembrava imbattibile e quasi immortale come Nole.

Il tennis si apre quindi al decennio di Sinner, di Alcaraz, di Medvedev, di Zverev con l'italiano che oggi pare un passo davanti agli altri soprattutto per maturità e convinzione. Attenzione però; il continuo girare il mondo tra un torneo e l'altro rende impossibile ad un solo giocatore cannibalizzare ogni trofeo. È uno sport che va a momenti dove la programmazione degli impegni conta forse più di ogni altra cosa. Di sicuro però oggi l'azzurro si apre ad obiettivi diversi: i tornei del Grande Slam sono la priorità, poi i Master 1000. Il resto è contorno. Si lotta solo per i titoli che fanno e regalano la storia a partire dalla finale di domenica dove il nostro tennista parte da favorito.

Quello che oggi ha più impressionato è la maturità con cui Sinner è stato in campo: nessuna esaltazione nei primi due set, letteralmente dominati, niente crisi dopo la sconfitta nel terzo set dopo aver avuto match point a favore, per non parlare poi dell'esultanza, contenuta, al momento della vittoria e la lucida analisi del match pochi secondi dopo con i battiti del cuore ancora a 160.

A noi non resta che goderci tutto questo, goderci il fatto di avere in casa il giocatore in questo momento più forte al mondo. Manca solo una cosa all'apertura ufficiale di una nuova era, il suo primo trofeo slam. Tra 48 ore si torna a soffrire davanti alla tv.

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