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(Ansa)
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Il forfait di Sinner e la gioia dei rosiconi

Jannik Sinner salta le Olimpiadi di Parigi perché ha la tonsillite. Aveva saltato quelle di Tokyo nell’estate del 2021 perché non si sentiva in forma e preferiva programmare diversamente la seconda parte della stagione. Visto com’è andata, così come in occasione della mancata convocazione per il primo turno di Coppa Davis nel 2023, aveva ragione lui. Tra i forfait del 2021 e del 2024 non esiste alcun punto di contatto, però è bastato che il numero uno del tennis mondiale annunciasse la sua malattia per scatenare il solito, vuoto e inutile, processo alle intenzioni celebrato sull’altare del sentimento popolare.

È chiaro che il no di Sinner costa al Coni e alla spedizione azzurra due medaglie praticamente sicure: il singolare e il doppio maschile. È un peccato ed è giusto che ci si rimanga male mentre è profondamente ingiusto che non si comprenda come gli atleti d’alto livello siano macchine così delicate da dover essere gestite diversamente da quanto accade ai comuni mortali.

Tradotto:: Chiunque tra di noi con la tonsillite di Sinner e un paio di linee di febbre lunedì sarebbe regolarmente sul posto di lavoro. Un tennista sottoposto a stress fisico e ad aspettative come Jannik no. E andando oltre, Non ha nemmeno senso mettersi a discutere del fatto che l’altoatesino da qualche mese è felicemente fidanzato con la bella tennista russa Anna Kalinskaja. I due stanno bene insieme, si frequentano e - Incredibile a dirsi per il popolo dei rosiconi - addirittura hanno fatto qualche giorno di vacanza insieme al mare.

Ovviamente non è colpa dell’amore se Sinner ha avuto problemi all’anca in primavera, non si è presentato in perfetta forma alla Roland Garros (dove comunque è arrivato in semifinale) ed è stato condizionato da un attacco influenzale a Wimbledon. Sarebbe anche banale da sostenere, ma più insopportabile della sua defezione dalle Olimpiadi è il dibattito che si è scatenato tra quelli che non vedono l’ora di bruciare sull’altare del pettegolezzo uno dei gioielli più in vista dello sport italiano. Anzi, il più prezioso di tutti visto che ha poco più di vent’anni e all’inizio della sua carriera ha già superato in termini di popolarità dei totem come Alberto Tomba e Valentino Rossi.

Agli italiani però piace così. Se c’è qualcuno di bravo, giovane, felice e famoso è il momento di andare all’assalto. Tanto poi la memoria è corta e al primo Slam conquistato da Sinner (magari già a settembre negli Stati Uniti) tutti saranno pronti a tornare sul carro del vincitore. Che è il vero sport nazionale dalle nostre parti, l’unico in cui siamo da sempre imbattibili.

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