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September 08 2024
Jannik Sinner ha fatto un altro passo nella storia. Dopo gli Australian Open a gennaio, ecco la vittoria negli Us Open a settembre. Un 2024 sensazionale, consacrazione di un fuoriclasse destinato a tenerci compagnia a lungo con i suoi successi e con il dualismo con Carlos Alcaraz che non gli toglierà nulla. Anzi. Lo renderà ancora più forte e amato. La finale a New York contro il malcapitato Taylor Fritz non ha avuto storia. Sinner l'ha fatta sua con brutalità: 6-3 6-4 7-5. Tutto in 2 ore e 1 6 minuti e per fortuna che gli organizzatori avevano scritto "The Final" ovunque altrimenti sarebbe stato un attimo confonderla con un secondo turno qualsiasi.
Una macchina, Jannik. Insensibile anche al tifo contro dei 24mila di Flushing Meadow convenuti nella speranza di tornare a vedere un tennista di casa conquistare uno Slam e che si sono accesi nel terzo set quando il beniamino di casa è andato a servire sul 5-4. Risultato? Contro break Sinner e parziale di quattro game a zero. Sarà per la prossima volta e il rischio per tutti è che le occasioni non saranno tantissime nell'immediato futuro se è vero che il duo Sinner&Alcaraz sta già dominando la scena con il piglio dei campioni più consumati. Invece siamo al cospetto di due poco più che ventenni. Uno è nostro e non potevamo chiedere di meglio alla sorte.
Lo standing degli avversari nella semifinale (Draper) e in finale (Fritz) non deve indurre in errore. Questo Us Open 2024 è uno slam che vale tantissimo per un giocatore che lo ha preparato dovendo affrontare la bufera del doping. Serve una tenuta mentale sovraumana per tirare avanti, tapparsi le orecchie per non sentire le punzecchiature ed allusioni di tanti ex e finti amici, sapendo che tra un paio di giorni la polvere potrebbe tornare ad alzarsi. La Wada scioglierà il nodo ed è possibile che chiami l'azzurro a processo nonostante l'assoluzione piena del tribunale indipendente che lo ha già giudicato. Qualche segnale intuitivo c'è, se è vero che la dead line per pronunciarsi cadeva il 6 settembre ed è stata spostata avanti a martedì 10 per evitare il cortocircuito di una eventuale sospensione cautelare nel mezzo delle semifinali di una slam.
Sinner mette in tasca 3.294.000 euro oltre a portarsi a casa il trofeo. Li aggiunge agli altri 6,5 guadagnati nel 2024 in cui ha vinto a Melbourne, Rotterdam, Miami, Halle e Cincinnati prima del trionfo a New York. Più la semifinale al Roland Garros e i quarti di Wimbledon sconfitto rispettivamente da Alcaraz e Medvedev in due dei 5 ko stagionali. Semplicemente mostruoso. Gli oltre 11mila punti nella classifica ATP, impresa riuscita in passato solo ai grandissimi con la maiuscola, fotografano questo dominio.
Un anno fa di questi tempi Jannik era ancora una meravigliosa promessa non compiuta. Poi è arrivato l'autunno della Coppa Davis e delle Finals di Torino, degli ascolti calcistici in televisione e della storia d'amore esplosa tra gli italiani e un ragazzo pressoché perfetto in campo e nei comportamenti. Se è un sogno, non svegliateci. Siccome è una solida realtà, non resta che cominciare da subito a contare le ore che separano dal ritorno in campo. Potrebbe essere Pechino a fine settembre per avviare la campagna asiatica e poi rituffarsi da fuoriclasse affermato nelle sfide di Torino e Malaga. Sinner è italiano. Siamo fortunati.