Tecnologia
November 23 2017
4K HDR, controllo vocale, multischermo, soundbox: sono queste alcune delle principali novità contenute all’interno di Sky Q, non solo un decoder nuovo ma un vero e proprio ecosistema di risorse hardware e software che promette di cambiare (in meglio) l’esperienza di visione su Sky
Si tratta, probabilmente, del più grande step tecnologico affrontato dalla società dall’avvio del servizio in Italia, nel 2003. Una piccola rivoluzione che sembra voler puntare dritto alle necessità dell'utenza più evoluta, e in particolare a quanti hanno compreso (e apprezzato) i vantaggi della tv non lineare.
Chiave di volta della nuova piattaforma Sky Q è il nuovo decoder Sky Q Platinum, un set-top-box da collegare sia alla parabola sia alla rete internet.
La nuova "scatola" di Sky ha un design decisamente più moderno e pulito della precedente, ma soprattutto può contare su un numero di funzionalità più ampio, sia sul piano quantitativo che qualitativo. C’è una memoria fisica da 2 terabyte (l’equivalente di 1000 ore di contenuti in HD) e un sistema di registrazione in simultanea che permette di salvare fino a 4 programmi contemporaneamente, mentre se ne vede un quinto.
La novità rispetto al passato sta anche nella possibilità di creare un unico ambiente di fruizione che connette - senza cavi aggiuntivi - tutti gli schermi della casa. Il box principale, infatti, può comunicare in modalità wireless con gli altri televisori grazie agli Sky Q Mini, piccoli decoder "slave" che fungono in pratica da ripetitori per ogni tv secondario.
A evolvere è anche il telecomando, più leggero e affusolato, ma anche più facile da sincronizzare con la tv e con il set tep box grazie alla presenza del Bluetooth. Per effettuare il controllo remoto - sottolinea Sky - non è più necessario puntare il telecomando verso il decoder.
Oltre ai vari tasti per il controllo in diretta o in differita delle trasmissioni - dalla registrazione alla pausa, dall’on demand al restart – il telecomando può essere utilizzato come una sorta di microfono per il controllo remoto mediante comandi vocali. Per cambiare canale o cercare un titolo basterà pigiare su un tasto e parlare, spiega Sky, precisando che la funzione verrà avviata nei prossimi mesi.
Utile, sopratutto ai più disordinati, la funzione "ritrova" che permette di far suonare il telecomando (così da localizzarlo) semplicemente premendo il tasto centrale del box Q Platinum.
La possibilità di utilizzare comandi vocali non è l’unica novità di rilievo sul piano tecnologico. Con la nuova piattaforma Q, arriva anche il supporto alle trasmissioni in 4K HDR, lo standard dei tv di ultima generazione che amplia la gamma cromatica, il rapporto di contrasto e il livello di dettaglio.
Si tratta del primo passo nell'ottica di una riformulazione dell'offerta di fascia alta, che si completerà in primavera con il lancio di Sky Q Black, un pacchetto per godere dei programmi Sky nella migliore qualità possibile (4K e HDR), anche solo dalla tv principale e dai device mobili.
Dalla collaborazione con Devialnet arriva invece Sky Soundbox, una funzione inedita che promette di ottimizzare il suono del contenuto in visione, con tanto di regolazione automatica del volume.
Ma il cambiamento più evidente per gli utenti riguarderà l’interfaccia utente, completamente rinnovata per dare ancora più risalto ai contenuti più apprezzati dagli abbonati. La home è stata ridisegnata intorno ai contenuti - sia lineari, che on demand o registrati - e semplificata nelle sue funzioni più utilizzate.
La nuova sezione My Q mostra le ultime novità, i titoli consigliati e i programmi iniziati; la ricerca con Mini TV consente invece di seguire un programma e di scegliere il successivo con un’anteprima “picture in picture” della diretta di un altro canale.
Per trovare i programmi desiderati è disponibile una nuova opzione per la ricerca rapida, che lavora in tempo reale, digitando una parte del titolo o il nome del regista o dell’attore, o la guida TV, che ora offre una migliore visuale della programmazione settimanale.
La possibilità di distribuire la programmazione su più schermi Tv contemporaneamente - già nota grazie all’offerta multiscreen - è stata ulteriormente ampliata. Chi aderisce all’offeta Sky Q può ora guardare fino a 5 programmi diversi in altrettanti televisori di casa; a ciò si aggiunge la facoltà di registrare uno o più programmi in contemporanea e di mantenere le funzioni di riproduzione (registrazione, pausa e accesso ai programmi salvati e al catalogo on demand) da ciascun punto di visione.
Tramite la nuova app Sky Go Q (che sostituisce la vecchia Sky Go) la programmazione Sky è accessibile anche a tutti i device mobili connessi a Internet (tablet o smartphone), sia mediante rete WiFi che cellulare. E può essere eventualmente scaricata in locale per essere poi rivista offline, senza bisogno di erodere il traffico dati.
All'occorrenza, è possibile anche interrompere la visione su uno schermo in qualsiasi momento e proseguirla su un altro, sia esso fisso o mobile, dal momento esatto della pausa. Oppure, grazie all’Autoplay, attendere che l’episodio successivo della serie tv in visione inizi automaticamente.
Sky Q sarà disponibile dal prossimo 29 novembre, ma i preordini partono già da oggi 23 novembre 2017. Il prezzo dei dispositivi base - il decoder Sky Q Platinum più un box Sky Q Mini per il collegamento a un’altra tv - è di 199 euro una tantum. A questa cifra bisognerà aggiungere il costo del servizio vero e proprio (Sky Q Plus) che comprende tutte le varie risorse viste poc'anzi, dalla nuova interfaccia al multiscreen, fino all’app Sky Go.
L’importo varia - e in maniera piuttosto significativa - in base all’anzianità dell’abbonamento: chi è cliente Sky da più di 6 anni con servizio HD, pagherà un canone aggiuntivo in fattura di 4 euro al mese; per tutti gli altri il costo è di 15 euro.
Per estendere il servizio Sky Q in più di due stanze della casa è necessario dotarsi di Sky Q Mini aggiuntivi che hanno un costo unitario una tantum di 69 euro.
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