Televisione
October 10 2017
Dal cinema alla tv: a 17 anni dal film cult di Guy RitchieSnatch - Lo strappo, l'11 ottobre su Tim Vision arriva Snatch, la serie in 10 episodi, che come il film del 2000 è ispirata a un colpo messo a segno da un gruppo di criminali a Londra. Tra thriller e pulp.
Un gruppo di criminali alle prime armi che, per caso, si imbatte in un carico di lingotti d’oro rubati. Il capo banda Albert (Luke Pasqualino, Skins, The Musketeers), figlio d'arte, Charlie (Rupert Grint, Harry Potter), rampollo decaduto, e Billy (Lucien Laviscount, Scream Queens), boxeur in bancarotta, saranno costretti a farsi strada tra i rischi del mondo criminale in una Londra malavitosa, facendo i conti con poliziotti disonesti, trafficanti e mafiosi internazionali, primo fra tutti Sonny Castillo (Ed Westwick, Gossip Girl), spacciatore proprietario di un noto night club della città.
Rupert Grint, che è anche produttore della serie, ha rivelato a Entertainment Weekly che per prepararsi al meglio nei panni dello sregolato rampollo di una famiglia aristocratica British ha studiato diversi video… del Principe Harry.
Snatch è stata prodotta da Sony Pictures Television e trasmessa negli Stati Uniti da Crackle, il servizio streaming targato Sony. Nel cast della serie tv che “porterà lo spirito originale del film in un mondo tutto nuovo”, figurano anche Vincent Regan (Troy, 300), HenryGoodman (Captain America: The Winter Soldier, Agents of SHIELD), Dougray Scott (Mission: Impossible 2, Desperate Housewives, Hitman), Marc Warren (Hustle, Band of Brothers, Poirot), David Bamber (I Medici, Victoria), Ray Fearon (Harry Potter, Da Vinci’s Demons), Ian Gelder (Kevan Lannister in Game of Thrones), Stephanie Leonidas (American Gothic, Killing Jesus), Juliet Aubrey (vincitrice del BAFTA come “Migliore attrice” per Middlemarch) e Tamer Hassan (The Football Factory).
“La nuova serie, basata sul film di Guy Ritchie del 2000, è molto divertente, una storia elegante con un senso dello humour irriverente”. (Matthew Gilbert, Boston Globe).
“Dopo due episodi, non è ancora chiaro dove la serie vada a parare, ma vorresti guardarne almeno un altro per scoprirlo”. (Neil Genzlinger, The New York Times).