Televisione
November 24 2017
Los Angeles come Gomorra? Non sarebbe una novità, come racconta Snowfall, la nuova serie cult di Fox (dal 26 novembre) ambientata nel 1983, quando sui sobborghi poveri di L.A. cominciò a "nevicare" crack. Firmata dal regista John Singleton, Snowfall è il romanzo noir di quei giorni che avrebbero lasciato una traccia indelebile sull'America.
L’ambizioso Franklin Saint (Damson Idris), 19 anni, lavora per strada come spacciatore vendendo cocaina ai ragazzi bianchi e ricchi della San Fernando Valley, fin quando entra presto in contatto con la criminalità organizzata che lo spinge a distribuire una nuovissima droga per fare ancora più soldi. Sfarzo, sesso, violenza faranno da corollario alla sua nuova carriera.
Altri protagonisti di Snowfall sono Gustavo Zapata (Sergio Peris-Mencheta), un wrestler messicano in lotta con un importante clan criminale e Teddy McDonald (Carter Hudson), agente della CIA che inizia un'operazione per finanziare i contrabbandieri del Nicaragua, oppositori del governo sandinista politicamente sgradito a Ronald Reagan. Il personaggio è stato molto discusso perché ha riportato all’attualità la vecchia disputa sulla responsabilità della CIA nella diffusione del crack in America.
Dopo tanti successi al cinema (Poetic Justice, Shaft, 2 Fast 2 Furious) e un nuova carriera televisiva (regie di Empire, American Crime Story: Il caso O. J. Simpson e Billions), John Singleton torna alle “strade violente” di Boyz ‘N the Hood, il film d’esordio che lo vide candidato all’Oscar.
Formidabili quegli anni, almeno dal punto di vista musicale. Snowfall ha una colonna sonora che pesca dalla black music (da Nina Simone a Run DMC) fino ai classici del pop anni ’80 come Hall & Oates e viene diffusa dai boombox.
«Snowfall è sottile, cattiva e precisa. Anche se immagina e racconta un periodo della storia americano critico (e violento), deve far parte della lista di serie da non perdere». (Hank Stuever, Washington Post)