Lifestyle
November 20 2014
Anche l'America fa i conti con la crisi, eppure il sogno americano resiste, soprattutto tra i giovani: cresce, infatti, il numero di studenti stranieri iscritti nei college statunitensi. Nell'anno accademico 2013/2014 sono aumentati dell'8%, arrivando ad un numero complessivo di oltre 886.000 iscritti.
Gli Stati Uniti, e soprattutto la possibilità di studiare in una università Oltreoceano, sembrano affascinare più ancora rispetto al passato, forse proprio per l'idea che una formazione scolastica e in particolare universitaria negli Usa possa offrire prospettive migliori dal punto di vista lavorativo. Secondo il report Open Doors on International Educational Exchange 2014, appena pubblicato a Washington, è aumentato, infatti, anche il numero di italiani iscritti negli atenei a stelle e strisce, in particolare del 3,9%, facendo arrivare a quota 4.4443 il numero di studenti del Belpaese iscritti negli Usa.
I dati confermano che l’America rimane ancora oggi la destinazione più ambita per molti studenti. Gli Stati Uniti ospitano la stragrande maggioranza dei 4,5 milioni di studenti che in tutto il mondo vanno all’estero per studiare, oltre il doppio rispetto al Regno Unito, il secondo Paese con più iscritti stranieri.
I più numerosi? I cinesi
Il trend, dunque, si conferma, come testimoniato dalla crescita continua di giovani che sognano di terminare gli studi in America: in quasi 15 anni, ovvero dalla prima Settimana Internazionale dell'Istruzione, che si tenne nel 2000, sono aumentati del 72%. A guidare la classifica son i cinesi, presenti con 274.439 studenti. A seguire indiani, sud coreani, sauditi e canadesi. Per trovare il primo Paese europeo bisogna scendere al 12° posto, con i tedeschi, il cui ordinamento universitario prevede che debbano studiare almeno 6 mesi all'estero.
Italia, la più "amata" dagli studenti americani
Ma se i ragazzi di tutto il mondo sognano di studiare negli Stati Uniti, anche molti americani desiderano andare all'estero a frequentare anno di scuola o università. Secondo il report, infatti, gli studenti statunitensi che si formano fuori dalla Madrepatria sono più che raddoppiati e non mancano coloro che indicano nell'Italia il Paese dove poter studiare.
Non occorre scomodare casi noti alla cronaca come quello di Amanda Knox, la studentessa di Seattle assolta per la morte di Meredith Kercher (anche lei studentessa - inglese - in Italia per studiare), che si trovava a Perugia a completare i propri studi. Al momento sono 30.000 gli americani iscritti a università italiani, cresciuti del 7% rispetto allo scorso anno.
Indubbiamente la storia, il patrimonio artistico e culturale, oltre alle bellezze naturali e la tradizione culinaria esercitano una forte attrattiva. Secondo l'ambasciatore italiano in Italia, Philips, la ragione è data dal fatto che il Belpaese è in pole position tra i paesi non di lingua inglese, scelti per andare a studiare all'estero da studenti americani.