Tecnologia
June 08 2017
C’è ancora qualcuno che oggi guarda all’aspetto esteriore di un telefonino piuttosto che solo a quello che c’è dentro. Per questo Sony XZ Premium, alla fine dei conti, risulta ancora un gradino sotto Apple e Samsung.
Dovessimo prenderlo in considerazione per quello che è a livello tecnico, probabilmente l’ultimo arrivato della gamma Xperia sarebbe il punto massimo raggiunto sinora da uno smartphone ma, come detto, anche l’occhio vuole la sua parte.
Non si può allora soprassedere sul solito design stilizzato dentro cui Sony ha racchiuso i suoi cellulari più recenti. Seppur qui si sia cercato di ammorbidire leggermente le forme, siamo lontani dall’estetica sinuosa del Galaxy S8 ma anche a quella dell’iPhone 7 Plus che non brilla certo per comodità nella presa. Ci chiediamo allora a cosa serva dedicare oltre 2 centimetri nella parte bassa del telefono al nulla, se non all’uscita audio che peraltro occupa una minima parte del totale. Stesso ragionamento per la cornice superiore, depositaria dei sensori fotografici e di quello per la luminosità ma talmente ampia da ospitare ben altro, persino una seconda cassa audio, che a questo punto avrebbe dato un senso maggiore alla costruzione.
I contro di questo telefono sono finiti qua, perché per il resto è una vera meraviglia.
Cosi Sony ha portato la tecnologia Bravia sull’Xperia XZ Premium
Partiamo dall’elemento di distinzione con la concorrenza: lo schermo. La diagonale è da 5,46 pollici, per comodità considerata da 5,5. La tecnologia alla base è il 4K ma HDR, lo stesso integrato in diversi modelli di TV della serie Bravia. Se il salto qualitativo dal Full HD al 4K non è molto evidente all’occhio umano (se non di un esperto), l’integrazione dell’HDR (che spieghiamo qui) è ciò che fa la differenza, anche per dimensioni così piccole come quelle di uno smartphone.
Il problema semmai è che oggi di applicazioni in grado di sfruttare anche il solo 4K ce ne sono poche: tra tutte alcuni video di YouTube, Netflix e di Amazon Prime Video, che produce la serie The Ground Tour direttamente nella nuova risoluzione. Sony Xperia XZ Premium anticipa i tempi, ma meglio farsi trovare pronti per il boom del formato visto che presto i vari Galaxy S8, LG G6 e HTC U11 fermi al QHD, si aggiorneranno nelle generazioni future.
Difficile oggi comparare i sensori dei top di gamma principali. La differenza è nei dettagli, quelli che Sony integra nel suo Xperia XZ Premium. Ad esempio la tecnologia Motion Eye, con cui anche i meno esperti possono ottenere foto nitide, mai più sfocate, grazie a un algoritmo predittivo che segue un soggetto in movimento, catturando in automatico l’attimo migliore e tenendo l’obiettivo ben fisso e posizionato sulla scena.
Di per sé, il sensore è da 19 megapixel e non ce ne è un secondo, a dimostrazione che non serva aggiungere pezzi in più quando si può arrivare a un risultato ottimale semplicemente migliorando quanto si ha già. Il logo 4K non descrive solo la qualità di riproduzione dello schermo ma anche la dimensione massima di ripresa video. Questi si possono girare pure in slow motion, a 960 fps, che vuol dire più lentamente di quanto fanno gli altri, per avere un effetto anche migliore in certe condizioni.
Un’altra menzione dovuta è quella della durata della batteria. Il modulo non è neanche granché, vista la capacità di 3.230 mAh, ma la gestione software riesce a ottimizzare il consumo, accelerando e riducendo le prestazioni quando dovuto. Ci sono le modalità Stamina e Ultra Stamina ma se non state lì a guardarvi video in 4K a manetta non ne avrete bisogno, non fino alla presa di corrente in camera da letto la sera.
Una volta collegato alla presa, l’Xperia mette in azione il riconoscimento delle abitudini dell’utente. Ad esempio, se siamo soliti caricare il telefono alle 23 e staccarlo alle 7 del mattino dopo, l’assorbimento dell’energia avverrà con una curva non costante durante la notte ma con picchi in ingresso e uscita, per non stressare i cicli periodici. Ciò, alla lunga, rappresenta un vantaggio notevole nel mantenere una certa qualità di vita della batteria, portandola ad invecchiare il più tardi possibile.
Alla base c’è Android 7.1 Nougat, personalizzato con le classiche app di Sony. Tra queste l’ecosistema PlayStation che consente di giocare sullo smartphone agli stessi titoli installati sulla console, a patto di essere connessi alla rete Wi-Fi domestica su cui viaggia la PS4. Non mancano le app incentrate su temi e widget, così come il centro di notizie del mondo Sony (What’s New).
Sony Xperia XZ Premium sarà in Italia entro giugno (alcuni store lo hanno in prevendita) a 769 euro nei colori Deepsea Black, Luminous Chrome e Bronze Pink, fondamentalmente nero, grigio e rosa. Vale l’acquisto? Si, se siete fan Sony, le foto e i video sono l’aspetto fondamentale di uno smartphone e la disponibilità economica non è un problema. No, se contano le dimensioni di ciò che si porta in giro, design compreso, considerando che altrove c’è dell’altro (a prezzi anche inferiori oramai), forse meno potente sotto certi punti di vista ma di certo più bello.