La sostenibilità nella moda rappresenta una questione ormai ineludibile, poiché l’industria tessile è responsabile di circa il 10% delle emissioni globali di gas serra, con una velocità di produzione e consumo che non ha precedenti nella storia.
Questo sistema accelera non solo l'uso delle risorse naturali ma anche l’accumulo di rifiuti: oltre 92 milioni di tonnellate di scarti tessili vengono smaltiti in discarica o inceneriti ogni anno, come rilevato dall’ONU. Secondo McKinsey, senza interventi significativi, le emissioni di CO2 potrebbero aumentare del 50% entro il 2030, una prospettiva che richiede una radicale trasformazione del settore.
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Alcuni marchi stanno già tracciando una nuova rotta verso pratiche più responsabili. Gucci e Stella McCartney, ad esempio, integrano materiali ecologici come la pelle vegana e il cotone biologico per ridurre l’impatto ambientale, limitando al contempo l’uso di sostanze chimiche pericolose.
Anche il riciclo avanza come pratica innovativa: Adidas, per esempio, produce calzature interamente con plastica riciclata raccolta dagli oceani, mentre Patagonia incentiva i consumatori alla riparazione e riutilizzo dei propri capi.
Questi cambiamenti incontrano l’interesse di una clientela più consapevole, con il 67% dei consumatori disposti a pagare di più per prodotti da marchi con politiche sostenibili.
Panorama ha raccolto alcune delle iniziative più virtuose in fatto di sostenibilità, per un acquisto più consapevole.