Economia
June 03 2024
Cambiamento climatico dovuto alle emissioni di gas serra sempre più forte e impattante sulle nostre vite, sulle aziende, sui governi e che crea danni economici crescenti >>> transizione energetica verso un mondo con meno / zero emissioni sempre più necessario e urgente >>> investimenti necessari molto ingenti, sviluppo di tecnologie nuove, costruzione di un mondo più basato sull’economia circolare >>> grandi opportunità di business per decenni in questo campo.
Sembra un’equazione matematica molto semplice e lineare, ma non è così; le cose sono parecchio più complicate. Oggi e nelle prossime settimane proviamo a raccontarvi perché.
Il primo punto lo diamo per assodato: la correlazione fra maggiore quantità di CO2 e di altri gas nell’atmosfera e l’aumento delle temperature (si veda il grafico della BBC) con conseguenti fenomeni climatici sempre più estremi è scientificamente provato. Ognuno di noi ha vissuto negli ultimi anni in Italia situazioni pochi anni fa impensabili: dalla grandine che sommerge le strade di Torino, alla cronica mancanza di neve a Natale sulle Alpi, dalla siccità mai vista prima della Puglia quest’anno, al record di piogge da 70 anni a questa parte nel Biellese in questi primi cinque mesi del 2024. Ci sono paesi in cui questi eventi sono ancora più intensi e catastrofici che da noi. E sono tutti dovuti agli squilibri climatici in atto.
La necessità di ridurre le emissioni di gas serra è nota dagli anni ’90 e alcuni paesi / aree geografiche hanno iniziato a muoversi anni fa; l’Unione Europea, la Norvegia, la Nuova Zelanda sono esempi virtuosi in questo senso.
Le auto Euro 1 risalgono al 1993 e sono passati quindi 30 anni in cui la normativa sulle emissioni consentite ai veicoli è andata evolvendosi in meglio; la regolamentazione di alcuni settori economici in ambito UE che determina le quantità di CO2 ammesse risale al 2005.
Per vedere quanto è stato fatto in Europa in questo senso basta guardare di quanto sono scese in media le emissioni dei settori interessati dalla normativa (automobilistico, cementiero, manifatturiero, aereo, ecc): del 47% in questi 19 anni come Credit Agricole ci mostra.
E allora come mai siamo così indietro nel contenere l’aumento delle temperature? Perché gli investimenti, pur fortemente cresciuti negli ultimi anni (1770 miliardi di dollari a livello mondiale nel 2023), non sono ancora arrivati ai livelli necessari (6 volte tanto, si veda il grafico di Statista) per attuare la transizione?
Ci sono essenzialmente tre motivi a mio parere:
Stay tuned per le prossime puntate.