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April 02 2019
Mauro Icardi torna nell'elenco dei convocati per Genoa-Inter, 48 giorni dopo la fascia da capitano tolta per decisione della società, il rifiuto di partire per la trasferta a Vienna e il lungo esilio da infortunato prima della mediazione di Marotta che lo ha riportato dentro la squadra. Icardi torna, senza fascia ma subito titolare a Marassi per riprendersi l'Inter. Cosa accadrà dopo la fine della stagione, adesso non è un tema.
Spalletti ha annunciato il rientro dell'argentino alla vigilia della trasferta genovese provando anche a chiarire alcune delle frasi che avevano fatto discutere nel post-Lazio e a spiegare la sua verità su una vicenda che ha lacerato profondamente il mondo Inter.
Ecco come il tecnico ha dato la sua versione sullo strappo e sul rientro in spogliatoio dell'attaccante. Un'analisi dai toni certamente più pacati rispetto alla rabbia del dopo Inter-Lazio, quando aveva attaccato frontalmente Icardi, con qualche punto fermo messo e anche con una parziale retromarcia sui temi delicati, quelli che avevano suscitato irritazione nella società.
IL RITORNO IN SQUADRA
"Icardi è convocato e gioca titolare contro il Genoa. Poi nel caso sarà tolto, ma abbiamo bisogno di una punta centrale. Ha avuto la reazione giusta e quella nervosa è anche più importante di quella fisica. Si è allenato bene e la reazione che ha avuto in questi giorni lo può portare anche in fondo alla partita"
LA MEDIAZIONE DI MAROTTA
"Marotta ha svolto un lavoro determinante per dare modo a tutte le parti di arrivare a un confronto reale e non virtuale. Un confronto che mette Icardi nelle condizioni di essere d'aiuto alla squadra. Se la mediazione è stata chiesta per porre delle condizioni, allora è tutto più complicato perché dietro c'è una squadra, una tifoseria e un allenatore che hanno cuore, orecchi e un valore effettivo".
IL VALORE DI ICARDI
"Un giocatore da solo non vale niente. Insieme ad altre dieci maglie e con un valore di squadra, allora vale più di Messi e Ronaldo insieme. Per noi Icardi è importantissimo, vale tantissimo". E in un altro passaggio: "Chi dice che con lui siamo più forti ha ragione, ma sempre in un contesto di squadra. E' un giocatore da seguire se sta qui e non a dieci chilometri di distanza"
UNA SCONFITTA PER TUTTI
"E' una storia dalla quale usciamo tutti sconfitti, ma dà un punto fermo dove ripartire. C'era bisogno e il punto da dove ripartiamo è quella che è la classifica con le possibilità di arrivare all'obiettivo della Champions League". E ancora: "Se rifarei quello che ho fatto? Le cose si fanno al momento in cui succedono, quando ti esprimi non tornano indietro. Il giorno dopo sono avvenute".
IL CHIARIMENTO E LE SCUSE
"Con quello che abbiamo fatto domenica (l'esclusione dai convocati per Inter-Lazio ndr) tutto è chiuso. Serviva mettere un punto e farlo vedere, ora c'è bisogno di stare ad allenarsi, del profumo dell'erba e della bellezza del calcio giocato, non di parlare per interposta persona. Ora Mauro è dentro il gruppo e i tifosi sapranno dare una lettura del messaggio".