Economia
August 07 2014
La sede è l'Audizione nella Commissione bicamerale per il federalismo fiscale. Carlo Cottarelli, commissario alla spending review, inizia a snocciolare i primi numeri sull'analisi dei conti pubblici e sui primi provvedimenti che è intenzionato a prendere. Sulle voci di sue possibili dimissioni dall'incarico seguite al post pubblicato sul "Blog del Commissario" in cui diceva chiaramente che i tagli alla spesa non potevano servire per coprire nuove spese altrimenti non si sarebbe potuti intervenire sul taglio delle tasse sul lavoro, ha tagliato corto: "Io continuo a lavorare".
Ecco come.
- Partecipate: Cottarelli ha anticipato alcune delle linee guida sul taglio delle partecipate locali da 8mila a 1.000 che saranno inviate oggi al Comitato interministeriale per la revisione della spesa. "Ci sono partecipate che fanno un po' di tutto - ha osservato - e la presenza nel pubblico in cinque settori come elettricità, gas, acqua, trasporto pubblico locale e rifiuti è fisiologico, ma produrre formaggi è una cosa che il pubblico, mi sembra, non dovrebbe fare". Quanto alla stima dei risparmi attesi il commissario ha evidenziato la presenza di inefficenze ma anche di perdite "non tutte palesi". E ha citato il caso di contratti di servizio del trasporto pubblico locale che "se troppo alti diventano sussidi". Per questo comparto, in particolare, ha evidenziato il problema dei "bassi ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti".
Il Rapporto contiene una serie di indicazioni, come
l'opportunità di seguire la norma dei "costi standard" e di una "validazione esterna" per le attività
delle partecipate che vanno "oltre l'interesse generale per
competenza territoriale", di stabilire dei "deterrenti" alle
partecipazioni indirette, a cascata, e al "fenomeno diffuso"
delle micro-partecipazioni, delle "scatole vuote, che non
hanno dipendenti o che sono di numero inferiore ai componenti
dei consigli di amministrazione o che sono in perdita
prolungata nel tempo". La trasparenza sarà, ha assicurato,
uno degli aspetti prioritari e quanto agli indicatori di
efficienza si punterà anche sul ritorno sul capitale netto"
"Vorrei rassicurare che non spegniamo le luci nelle strade" ha spiegato Cottarelli "ma che è allo studio una proposta di investimento tecnologico che consenta risparmi ed efficienza". Per l'illuminazione stradale, ha ricordato "si spendono circa 2 miliardi di euro l'anno e circa il 10% del risparmio cui puntiamo potrebbe venire dall'abbassamento delle luci in certe aree ma il grosso dell'operazione sarà di efficientamento energetico".
- Digitalizzazione: Proposte di risparmio concrete nel settore della digitalizzazione dello Stato arriveranno tra il 15 e il 20 settembre, ha annunciato il commissario. "Si parla di 10mila centri di elaborazione dati che fanno capo attualmente agli enti territoriali".
- Immobili: esiste un tavolo guidato dall'Agenzia del Demanio che sta lavorando sul rinnovamento degli immobili pubblici, per studiare i risparmi su riscaldamento, pulizie e su altri tipi di servizi.
- Fabbisogni standard: prosegue il lavoro sui fabbisogni standard, "che ha fatto buoni progressi negli ultimi mesi" ha detto Cottarelli. "Spero entro settembre-ottobre che si riesca a completare l'intero percorso, almeno per i Comuni. Se c'è la volontà politica il percorso si può completare rapidamente". A questo riguardo è stata aperta agli amministratori la banca dati OpenCivitas sui fabbisogni standard e si sta procedendo all'aggiornamento dei dati fermi al 2010. "Si sta anche lavorando - ha spiegato il commissario - al calcolo delle frontiere di efficienza, per avere non solo il costo medio, ma il costo medio di chi ha la migliore performance". In "tempi molto brevi" dovrebbero anche essere pubblicati "i prezzi relativi ai beni essenziali venduti da Consip, dopo che sono state definite le caratteristiche essenziali" di questi beni, che dovrebbe consentire di ridurre le possibilità di "svicolare" dagli obblighi di acquisto tramite Consip.
- Le quote: Cottarelli ha
indicato in mezzo miliardo il costo amministrativo della
quota pubblica di partecipazione e considera possibile su
questa voce un risparmio di 300 milioni
. Anche l'amministrazione centrale dello
Stato ha ridotto le spese in questi anni, tranne al capitolo
pensioni. "Tra 2009 e 2012" ha detto "lo Stato ha ridotto la
spesa del 10% in termini nominali, i Comuni dell'8%, le Province del
14% e le Regioni, salvo la sanità, del 16%. Quindi c'è stata una
riduzione molto forte delle spese anche per le amministrazioni
centrali, ma non per le pensioni, salite del 7%"
.