Televisione
March 19 2021
C'è uno dei più struggenti ed epici addii al pallone della storia del calcio, un attaccamento viscerale alla maglia durato ventisette anni e poi ancora una battaglia appassionata che divide una città e la comunità calcistica. Sono questi gli architravi portanti di Speravo de morì prima, la serie evento che ripercorre tra commedia e realtà l'ultimo anno e mezzo della carriera di Francesco Totti, sei puntate in onda dal 19 marzo su Sky Atlantic e in streaming su NOW. Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla dramedy con un sorprendente Pietro Castellitto nei panni del leggendario numero 10 giallorosso.
Ci voleva intraprendenza, coraggio e un pizzico di incoscienza per affrontare un progetto così e soprattutto per raccontare Francesco Totti, che ancora oggi per tantissimi tifosi e appassionati di calcio è una leggenda vivente. Ma la scommessa messa in atto da Sky Italia con Mario Gianani per Wildside, con Capri Entertainment di Virginia Valsecchi, The New Life Company e Fremantle, è pienamente vinta. Tratta dal libro Un capitano, di Francesco Totti e Paolo Condò (Rizzoli), Speravo de morì prima si focalizza sugli ultimi diciotto mesi di carriera del calciatore, dal ritorno di Luciano Spalletti sulla panchina della Roma che innesca lo scontro senza sconti tra l'allenatore e Totti, che travolto dalla passione non vuole e non riesce a mettere la parola fine a una carriera da sogno, per altro vissuta per ventisette anni indossando sempre e solo una maglia, quella giallorossa.
Non era facile intrecciare il racconto della vita privata, degli affetti di Totti e il suo lato più intimo con le trame dello spogliatoio, le vittorie e le sconfitte, i rapporti con gli allenatori e quello viscerale con i tifosi. Ma il regista Luca Ribuoli e gli sceneggiatori Stefano Bises (uno che non sbaglia un colpo, va detto), Michele Astori e Maurizio Careddu ci sono riusciti concentrandosi sui diciotto mesi finali della sua carriera e soprattutto mischiando i toni della commedia inglese, la comicità involontaria di quella all'italiana e ancora le immagini d'archivio dei momenti più esaltanti delle sue imprese sportive.
Una menzione speciale la merita Pietro Castellitto, che interpreta il «Pupone»: giovane e talentoso, silenzia in un colpo solo anni di ritriti cliché sui figli d'arte. Bravo e molto credibile. Quanto al resto del cast di Speravo de morì prima, ci sono poi Greta Scarano - nei panni di Ilary Blasi, ora al timone dell'Isola dei Famosi 2021 -, mentre Gian Marco Tognazzi è Spalletti e l'iconica Monica Guerritore è la madre di Totti, Fiorella. Giorgio Colangeli è invece Enzo, il padre di Totti morto pochi mesi fa a causa del Covid, Primo Reggiani è Giancarlo Pantano, amico storico del Capitano, Alessandro Bardani è Angelo Marrozzini, suo cugino. Gabriel Montesi e Marco Rossetti interpretano rispettivamente Antonio Cassano e Daniele De Rossi, Massimo De Santis è Vito Scala, Eugenia Costantini e Federico Tocci vestono i panni dei genitori di Totti da giovani.
Marco, giovane inquilino di Rebibbia, nonostante il fine pena si rifiuta di lasciare il carcere: di lì a dieci giorni passerà in visita il Capitano. Un Capitano non così certo del suo futuro calcistico, ora che l'infortunio durante Roma-Carpi e il subentro di Spalletti al posto di Garcia gli fanno capire che non è più così «Pupone». Mamma Fiorella è preoccupata come Ilary, sebbene quest'ultima non lo dia a vedere. Nel frattempo Totti, lasciato sempre più spesso in panchina dal Mister, si sente come un leone in gabbia: mentre suo figlio Cristian lo incita a reagire, mamma Fiorella non si trattiene dal dire la sua agli ascoltatori radiofonici pro Spalletti. Il Capitano, non convocato per Roma-Palermo, viene trascinato da sua moglie in tribuna, dove i tifosi lo investono con urla di gioia e mentre Spalletti, invece, riservano solo fischi.