Viaggi
April 20 2020
«Oggi è presto per fare previsioni concrete. Stiamo aspettando le indicazioni del Governo sulle distanze tra gli ombrelloni e gli accessi. Di sicuro poi faremo il possibile per regalare una vacanza all'insegna della sicurezza, anche in spiaggia. L'importante è farsi trovare pronti, senza improvvisazioni o corse dell'ultimo minuto» spiega Giovanni Berrino, Assessore alle Politiche dell'occupazione, Trasporti, Turismo e Personale della Regione Liguria.
Si potrà quindi andare in spiaggia? «Il tradizionale lavoro di manutenzione per 'rigenerare' le spiagge è già partito, di solito la stagione balneare ligure parte in concomitanza con le vacanze pasquali», ci assicura. È un primo passo, reso possibile grazie al decreto regionale n.18 del 14 aprile 2020, firmato dal governatore della Regione Liguria Giovanni Toti (d'intesa con la presidenza del consiglio dei ministri), che è stato tra i primi a fornire un preciso orientamento in merito all'attività dei concessionari demaniali marittimi.
Preso a modello da altre giunte regionali, il provvedimento ligure autorizza espressamente «le installazioni e gli allestimenti stagionali necessari per l'apertura degli stabilimenti balneari […] purché siano svolti all'interno della concessione demaniale marittima senza interferire con spazi pubblici e con l'area di cantiere segnalata e recintata per impedire l'accesso a estranei». Inoltre, il provvedimento consente «i ripascimenti stagionali e la sistemazione delle spiagge con mezzi meccanici».
«È ancora tutto in divenire», precisa Berrino, «tra 15 giorni potremo esprimerci con più certezza». Per ora si può solo ipotizzare che la stagione potrà partire il 3 giugno, se tutto va bene, dato che per decreto occorrono 30 giorni dalla fine del lockdown, per consentire la messa in atto di tutte le misure richieste. «Intanto ci stiamo preparando per garantire sicurezza e qualità dei servizi, tenendo conto che il turismo rappresenta il 14% del Pil regionale, una fetta importante della nostra economia, quindi, ed è per la maggior parte legato al mare - quindi più di quello medio del turismo italiano che è il 13.2% del Pil totale - ma è un segmento che ha bisogno in primis di libertà». Il tutto per soddisfare una domanda in crescita costante dal settembre 2019, che in gennaio e febbraio aveva già raggiunto 'risultati clamorosi' dice l'assessore, con 15 milioni di turisti registrati nel 2019 e la previsione di superare i 16 milioni nel 2020, battendo così anche il record di visite del 2017.
Intanto, per rilanciare il territorio e favorire un turismo di qualità già consolidato, sono state studiate ulteriori iniziative nell'ottica di facilitare la riapertura. A cominciare dal Patto per il lavoro nel Turismo, una manovra varata il 16 aprile che mette sul piatto 6 milioni di euro, per premiare alberghi, ristoranti e bar che decidono di assumere un lavoratore per i 4-5 mesi della stagione entrante. Per 'motivare' anche i lavoratori stagionali, la manovra dà la possibilità di formarsi a distanza per essere pronti per la stagione, mettendo a disposizione un'indennità di 500 euro per 5 mesi, mentre alle aziende propone formule di smart-training, una sorta di stage riconosciuto, alle stesse condizioni, soprattutto per tenere alta la qualità del servizio che contraddistingue il turismo ligure.
Nel frattempo, operatori e amministrazioni locali delle più rinomate località balneari, aspettano le misure di Governo e Regione, discutendo dei problemi legati all'accessibilità, il distanziamento dentro gli stabilimenti, le assicurazioni e la sorveglianza: "Un ulteriore costo per noi sarà quello dei controlli affinché le normative vengono rispettate", ha detto il vicesindaco di Alassio, Angelo Galtieri. Tocca invece agli assessori comunali occuparsi dell'eventuale apertura delle spiagge libere, che richiederanno controlli totali e personale suppletivo.
"Chi ama la Liguria oggi la porta in tavola", recita il video lanciato dalla Regione Liguria, che in 15 secondi racconta un intero territorio attraverso la sua cucina. Semplice e leggera, la cosiddetta 'cucina povera' ligure, è espressione genuina della vita marinara e contadina, un variegato paniere di sapori che attinge dalla terra e pesca dal mare prodotti freschi e di qualità. "È l'invito che facciamo ai nostri turisti, 'assaporare' la nostra terra prima di tornare, a viverla appieno, in tutta sicurezza, già quest'estate".
Nell'attesa di ripartire, non resta che cominciare a viaggiare ed esplorare, anche se solo virtualmente, i variegati fondali del Mar Ligure, nelle aree marine protette nazionali e regionali, spaziando da quella di Portofino a quella delle Cinque Terre, che custodisce il raro falso corallo nero e l'isola di Bergeggi. E ancora i Giardini Botanici Hanbury (Capo Mortola) e Portovenere e l'isola di Gallinara. Per poi fermarsi sugli arenili di sabbia dorata di Alassio e Varigotti, sulla spiaggia selvaggia di Punta Corvo nell'estremo levante e le rocce di Punta Chiappa, a San Fruttuoso. E ancora, partire dai porti di Genova, Andora, Laigueglia, Imperia, Loano, Savona e Varazze per andare alla scoperta del Santuario dei cetacei (santuariodeicetacei.com), per avvistare delfini e balenottere. In attesa di tornare a veleggiare tra le calette e i variegati paesaggi costieri, facendo tappa nelle 30 località e spiagge Bandiere Blu, di cui la Liguria vanta il record nazionale, mentre Ventimiglia e Sanremo saranno un must per gli appassionati di windsurf e kitesurf, desiderosi di cavalcare le onde, alte fino a quattro metri, in piena libertà.