Industria
November 24 2023
Stellantis inaugura il primo Hub di Economia Circolare a Mirafiori e rilancia il suo rapporto con Torino e il tessuto economico di una città che sta provando ad alzare la testa. Il presidente, John Elkann, con al fianco il Ceo Carlos Tavares, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo e Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte. Se fosse stato a Torino anche Antonello Venditti avrebbe di certo intonato: “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”.
Temi sul tavolo: occupazione e posti di lavori in bilico, concorrenza cinese, aumento delle materie prime. Ma era una giornata di cerimonie e di riflessioni più che bilanci e soluzioni.
John Elkann lo abbiamo incontrato al Museo Nazionale dell’Automobile in occasione del taglio del nastro dell’imponente mostra “Drive Different. Dall’Austerity alla mobilità del futuro”, un racconto approfondito di cinquant’anni di politiche sulla mobilità, la ricerca tecnologica sui motori, la progettazione delle nuove aree urbane, l’innovazione nel trasporto pubblico e le invenzioni futuristiche: “Stellantis è al centro di questo racconto con l’ambizione di innovare nei suoi prodotti e servizi la mobilità di domani. ‘Drive Different’ è un’iniziativa di alto valore culturale e divulgativo del MAUTO, che evidenzia quanto la presenza dei nostri marchi italiani sia forte e proiettata verso il futuro” ha dichiarato ai microfoni Elkann.
Poi lo abbiamo ritrovato, anzi seguito, al quartier generale di Mirafiori. È stato lui ad accoglierci all’open day del primo Hub di Economia Circolare al mondo, SUSTAINera, che si occuperà di rigenerare motori, cambi e batterie per veicoli elettrici ad alta tensione, oltre a ricondizionare e smontare veicoli che non potranno più circolare. Parliamo di un investimento di 40 milioni di euro e dell’impiego complessivo di 550 addetti entro il 2025.
“Mirafiori continua a essere uno dei motori dell’evoluzione di Stellantis. Abbiamo avuto più occasioni per ritrovarci: l’inizio della produzione della 500elettrica, l’inaugurazione dell’infrastruttura di ricarica smart grid per la mobilità elettrica, gli uffici sostenibili del GrEEn Campus, l’avvio del nuovo battery Technology Center. Oggi inauguriamo un polo che ha un’importanza strategica per Stellantis, per la città di Torino e non solo: sarà un modello nel settore automotive, capace di coniugare rispetto per l’ambiente e sviluppo economico”.
Da dove parte un simile progetto?
“Partirei dal rapporto di Stellantis con il territorio, per arrivare allo spirito di collaborazione con cui stiamo portando avanti i nostri progetti. Quando abbiamo creato Stellantis, abbiamo voluto unire le nostre forze per eccellere in un settore molto competitivo, come previsto dal nostro piano Dare Forward 2030. Abbiamo tracciato la rotta, stanziato le risorse e iniziato i lavori.
Se guardo all’Italia, ogni stabilimento ha assunto una chiara missione. Melfi diventerà il centro della produzione di auto elettriche di media taglia, Cassino sarà specializzata nel segmento delle elettriche più grandi. Termoli è impegnata in una riconversione fondamentale: dalla produzione di motori termici a gigafactory europea: un investimento di 2,1 miliardi di euro. A Mirafiori, oltre alle produzioni esistenti, dopo l’avvio del centro per l’economia circolare, prevediamo di realizzare anche un impianto per la produzione di trasmissioni elettriche, grazie alla nostra joint venture con Punch Powertrain. Queste azioni porteranno Stellantis a produrre in Italia il più ampio portfolio di veicoli degli ultimi 10 anni, che amplieranno l’offerta di 10 dei nostri brands e copriranno 10 diversi segmenti di mercato”.
Una fase di crescita, in altre parole.
“Certo. Alfa Romeo ha chiuso anche il terzo trimestre 2023 con risultati di vendita globali in costante crescita. Il dato complessivo annuo registra un solido +39%, grazie alla Tonale, la pluripremiata vettura prodotta allo stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano.
Anche il marchio Fiat continua a crescere in tutti i mercati e si prepara a lanciare negli Stati Uniti la 500e, che è la vettura 100% elettrica più venduta di Stellantis prodotta proprio qui a Mirafiori. Inoltre, la Fiat 500 ha conquistato la posizione di leader in Germania nel mese di ottobre superando ogni altro modello tedesco normalmente in cima alla classifica. Questi sono i fatti”.
Con l’Hub avete preso un bell’impegno con Torino.
“Qui c’è un insieme di risorse straordinarie su cui la città può contare per rinnovarsi e costruire il suo futuro. Rinnovarsi e costruire il futuro: ecco la prospettiva che si apre per Mirafiori. Qui c’è il senso dell’impegno che Stellantis prende con questo territorio. C’è un grande cambiamento in atto nell’auto, e questo territorio, insieme a Stellantis, ha le capacità per rinnovarsi e per esserne protagonista, ancora una volta.
Raccogliamo risultati frutto di una cooperazione, tra un insieme di soggetti: l’indotto, le università, i centri di ricerca e le amministrazioni locali. Quando tutti i soggetti coinvolti condividono la stessa ambizione e concordano su un percorso comune, le idee diventano realtà, e l'Hub dell'Economia Circolare che inauguriamo oggi ne è la prova. Nella sua fase progettuale il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo hanno guardato innanzitutto all’obiettivo comune e hanno creato, ognuno per la sua parte, le condizioni più favorevoli per questo progetto”.
Ovviamente entra in gioco la politica.
“È stata chiamata concordia istituzionale. Per altri è pragmatismo. Ma forse la si può definire anche, più semplicemente, buona politica. È una politica che non cancella le differenze; continua a raccogliere e a eseguire il mandato popolare. Ma quando vede un’opportunità trova la strada da percorrere insieme, nell’interesse di tutti. Come nel caso del tavolo per lo sviluppo dell’automotive che il Governo italiano ha appena istituito, a cui parteciperanno Stellantis, le Regioni interessate, i sindacati e l’ANFIA. Di questa politica c’è bisogno, ovunque. E penso che di fronte a questo nuovo polo per l’economia circolare, da oggi l’Italia abbia un motivo in più per guardare con interesse a Torino”.