Televisione
January 21 2016
Dopo quattordici anni di fiera militanza il sabato in seconda serata, Franca Leosini approda in prime time con Storie Maledette, il programma cult di Rai Tre da lei stessa ideato e scritto. Una promozione sul campo, conquistata grazie agli ottimi ascolti e alla tirata sostenuta dai social network, che hanno incoronato definitivamente la giornalista consacrandola icona (non solo gay) a colpi di tweet, con l'hashtag #leosiners. La prima puntata, in onda questa sera alle 21 e 05, sarà tutta incentrata sul delitto di Perugia.
Le Storie Maledette di Franca Leosini
Iconica. Nessuna come Franca Leosini è capace di entrare nel buio più nero delle storie maledette, ripercorrendo le tappe degli omicidi e dei crimini più violenti con una professionalità e una preparazione minuziosa e circostanziata. A ogni pagina dei fittissimi quaderni - che sfoglia con fare ipnotico senza smettere di scrutare negli occhi l'interlocutore - corrispondono metafore ardite e iperboli inarrivabili diventate cult da twittare, come "Ma chi era Wanna Marchi? Una perfida calcolatrice o un'emerita deficiente?" o ancora "Gioiosamente sporcaccioni" e "Puledra selvaggia". "Nessun virtuosismo, uso solo gli aggettivi giusti", come precisò lei in una lunga intervista a Panorama.it e così StorieMaledette è diventato un unicum televisovo che stasera riparte con una puntata dal titolo "Nero trovato, colpevole trovato", per scoprire chi è davvero Rudy Guede.
Le rivelazioni di Rudy Guede
La quindicesima edizione parte col botto e Franca Leosini mette a segno un gran colpaccio giornalistico: per la prima volta, infatti, Rudy Guede racconterà in tivù la sua versione dei fatti sull’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. Il "delitto di Perugia" sarà dunque al centro della puntata, partendo dalla verità stabilita dalla sentenza che inchioda Guede come l’unico colpevole, secondo la legge, in concorso con ignoti: in esclusiva per Storie Maledette, il ragazzo di origini ivoriane rivelerà chi c’era quella sera, cosa ha visto, rispondendo a diversi interrogativi rimasti finora senza risposta. "Per questa intervista non ha ricevuto nessun compenso: mai data una lira a nessuno", ha risposto risoluta la giornalista di Rai Tre a precisa domanda de Il fatto quotidiano.