Dal Mondo
May 25 2022
Ennesima strage in una scuola negli Usa. Ad Uvalde, piccola località del Texas vicino a San Antonio uno studente 18 enne, Salvador Ramos, armato di fucili e pistola ha fatto irruzione nella scuola dove aveva studiato, la Robb Elementary School ed ha fatto una vera e propria strage uccidendo 19 bambini e due adulti. Questo un video in cui lo si vede aggirarsi armato nella scuola.
Salvador Ramos ieri intorno all’ora di pranzo, è entrato nella scuola elementare “Robb Elementary School” che lui stesso aveva frequentato, e armato di un fucile semiautomatico e di una pistola, ha ucciso 21 innocenti di cui 18 bambini tra i 7 e i 10 anni e tre adulti. Ramos, che è stato ucciso dalla polizia, indossava giubbotti antiproiettile e prima di recarsi nella scuola aveva sparato a sua nonna che si trova attualmente in gravi condizioni all’ospedale della città che dista circa 30 chilometri dal Messico.
La strage di Uvalde è la più grave tra quelle avvenute in una scuola negli Stati Uniti ed è peggiore di quella di Columbine (Colorado) dove il 20 aprile 1999 due studenti della Columbine High School, Eric Harris e Dylan Klebold, si introdussero nell'edificio armati e aprirono il fuoco su numerosi compagni di scuola e insegnanti. Allora il bilancio fu di 15 morti (inclusi i due assassini che si suicidarono) e 24 feriti. Ma chi era Salvador Ramos?
Al momento di lui si sa pochissimo, viveva nell'isolato 500 di Diaz Street a Uvalde con la nonna di 66 anni e lavorava da Wendy’s, catena di ristoranti americana e secondo Adrian Mendes il manager del locale, «Era un tipo silenzioso, non diceva molto e non socializzava con altri dipendenti» . Gli piacevano e molto le armi e solo qualche giorno fa aveva inviato ad un suo amico ed ex compagno di classe, foto di armi. «Mi ha mandato una foto di un Ar che stava usando con delle munizioni», l’ex compagna di classe ha anche aggiunto che Ramos veniva preso in giro dagli studenti del liceo per gli abiti che indossava e per la precaria situazione finanziaria della sua famiglia. Tutte cose che potrebbero essere alla base dell’odio e del rancore che ieri è esploso in tutta la sua violenza all’interno della“Robb Elementary School”. Secondo il “Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives” (ATF), Ramos aveva acquistato legalmente due fucili con piattaforma AR presso un licenziatario federale locale di armi da fuoco in due date separate: 17 maggio 2022 e 20 maggio 2022 (il 16 maggio aveva compiuto 18 anni) .
Uno dei fucili che aveva acquistato è stato lasciato nel van con i quale si schiantato prima di entrare nella scuola. L'altro fucile (un Daniel Defense) si trovava nella scuola con il sospetto. Il 18 maggio 2022, il sospetto avrebbe acquistato sette caricatori da 30 colpi (ritrovati nella scuola) più altre munizioni. Negli Stati Uniti, alcuni stati (incluso il Texas) non hanno un'età minima per possedere una pistola lunga (come un fucile), mentre la legge federale vieta ai bambini di età inferiore ai 18 anni di possedere una pistola. In Texas, non ci sono altre leggi sul possesso di un'arma da fuoco, indipendentemente dall'età. A questo proposito il governatore del Texas Greg Abbott che venerdì prossimo interverrà a Houston all’assemblea annuale della “National Rifle Association”, potentissima lobby delle armi americana è nella bufera ed è riapparso un suo tweet del 2015 nel quale diceva; « Sono imbarazzato.
Il Texas è solo al secondo posto per gli acquisti di nuove armi dietro alla California. Texani aumentiamo la velocità». Unanime il cordoglio negli Stati Uniti, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in un discorso alla nazione ha dichiarato; «Sono passati 3.448 giorni, 10 anni, da quando sono andato in una scuola del Connecticut, una scuola elementare, dove un altro uomo armato massacrò 26 persone, di cui 20 scolari, alla Sandy Hook Elementary School. Da allora ci sono state oltre 900 sparatorie nelle scuole e la lista cresce quando si includono sparatorie in luoghi come teatri, chiese, o 10 giorni fa un negozio di Buffalo». Di quanto accaduto ha parlato anche l’ex presidente Barack Obama che ha ricordato come «Il nostro Paese è paralizzato non dalla paura ma da una lobby delle armi e da un partito politico che non hanno mostrato alcuna volontà di agire per prevenire queste tragedie. Io e Michelle siamo a fianco delle famiglie di Uvalde. Ma siamo anche arrabbiati. È scaduto il tempo per agire, per qualsiasi tipo di azione». Parole sentite tantissime altre volte mentre negli USA le stragi non si fermano. Proprio nella giornata di ieri l’FBI aveva pubblicato il suo report Incidents in the United States in 2021 report nel quale si legge che nel 2021, l'FBI ha designato 61 sparatorie come incidenti con tiratori attivi. In questi incidenti, 103 persone sono state uccise e 140 ferite, esclusi i tiratori. Per il periodo 2017-2021, i dati sugli incidenti dei tiratori attivi rivelano una tendenza al rialzo. Il numero di incidenti di sparatutto attivi identificati nel 2021 rappresenta un aumento del 52,5% rispetto al 2020 e un aumento del 96,8% rispetto al 2017. Altro dato preoccupante è quello che dice che nel il 2021, « l'FBI ha osservato una tendenza emergente che coinvolge tiratori attivi itineranti; in particolare, tiratori che sparano in più località, in un giorno o in più località per più giorni». Per tornare alla strage di Uvalde ora agli investigatori tocca il difficile compito di scoprire a quali demoni e a quali teorie cospirative che intossicano i social network, si ispirava Salvador Ramos anche se la sua è una storia già vista troppe volte negli Stati Uniti dove indipendentemente da chi sia il Presidente si muore anche all’interno della propria scuola.