Società
May 18 2016
Il caso delle modelle arrestate perché fotografate senza il velo in testa sta diventando un caso, che ha superato di gran lunga i confini dell'Iran.
Le donne in questione, infatti, sono modelle e sono finite in manette con l'accusa di essersi mostrate in pubblico - in questo caso su Instagram - senza il tradizionale hijab. Una notizia che ha destato scalpore e indignazione nella comunità occidentale, soprattutto in tempi nei quali la corsa ai selfie più hot non risparmia scatti senza veli.
Nella repubblica islamica mediorientale i social network più noti, come Facebook e Twitter sono ufficialmente bloccati e inaccessibili.
Solo Instagram può essere utilizzato e proprio tramite questo canale sono state postate foto di modelle che appaiono più o meno sorridenti, ma mai troppo ammiccanti, vestite in abiti casual (o shorts in spiaggia) o eleganti, truccate ma anche acqua e sapone.
Nulla di scandaloso, dunque, se non a Teheran, dove mostrarsi a viso e capo scoperto non è ammesso per le donne, neppure per le modelle.
Da qui gli arresti che, secondo Afp, arrivano dopo due anni di indagini e un'inchiesta denominata Spider II da parte della polizia iraniana, che ha riguardano 170 tra fotografi, modelle e truccatori.
A pagarne le conseguenze più gravi sono state proprio le 8 modelle finite in prigione, mentre i loro account Instagram non sono al momento accessibili.