Dal Mondo
September 07 2022
Suldaan Said Ahmed il primo membro del parlamento finlandese nato in Somalia è stato nominato lo scorso 9 luglio rappresentante speciale del Paese per la mediazione della pace nel Corno d'Africa, la regione nord-orientale in cui si trova la Somalia. Nel comunicato del ministero degli Esteri finlandese si precisava che «Suldaan Said Ahmed si concentrerà sul sostegno ai processi di pace in una delle regioni instabili dell'Africa». La Finlandia ha affermato di avere relazioni di lunga data con diversi Paesi della regione e il ministro degli Esteri Pekka Haavistha affermato: «Le sfide affrontate dalla fragile regione includono molti conflitti politici e armati, oltre ai quali la regione soffre della peggiore siccità degli ultimi decenni», aggiungendo: «La mediazione per la pace è una delle priorità della politica estera e di sicurezza della Finlandia. La nomina sostiene gli sforzi della Finlandia per approfondire ulteriormente le relazioni con i Paesi della regione, promuovere soluzioni pacifiche ai conflitti come parte di una sicurezza globale ed evidenziare le questioni relative alla sicurezza climatica della regione e alla situazione umanitaria». Ma chi è davvero Suldaan Said Ahmed nato il 12 febbraio 1993 a Mogadiscio? Scorrendo le biografie si legge che è un politico e attivista civico finlandese membro dell'Alleanza di sinistra e membro del Parlamento dal settembre 2021. È anche membro del consiglio comunale di Helsinki dal 2017. Fin qui sembrerebbe una storia a lieto fine quella dell’immigrato diventato parlamentare.
Una recente inchiesta del giornalista finlandese Anter Yasar racconta una storia un po’ diversa. Suldaan Said Ahmed è salito alla ribalta come «antirazzista» e si è presentato al grande pubblico in Finlandia come un immigrato modello, ma le sue frequentazioni lasciano più di un dubbio sulla sincerità del suo impegno.
Facciamo un passo indietro; a gennaio 2012 Said Ahmed Suldaan si fa fotografare in compagnia di Khalid Yasin, uno dei più pericolosi predicatori islamici estremisti che girano il mondo per diffondere l'intolleranza, l’antisemitismo, la misoginia e la preferenza per le punizioni brutali dell'Islam radicale. Secondo Khalid Yasin, già membro di una gang prima della sua conversione, l'ordine del Corano di uccidere gli omosessuali va bene, le mogli possono anche essere picchiate e la Shari’a deve essere seguita alla lettera. Nato nel 1946 nel quartiere di Harlem (New York) ex cristiano convertito, Yasin vive a Manchester (Inghilterra). Famoso in tutto il mondo tiene conferenze nel Regno Unito e in altre nazioni ma non in Danimarca dove è stato bandito a vita nel 2010: spiegava ad esempio che l’HIV, il virus che causa l’AIDS, è stato probabilmente creato dall'uomo e che il probabile colpevole era il governo degli Stati Uniti.
Ha detto che i missionari dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dei gruppi cristiani andati in Africa e hanno vaccinato persone per difterite, malaria, febbre gialla e hanno messo nei vaccini il virus dell'AIDS. L’elenco potrebbe continuare all’infinito ma ci limitiamo a riportare ancora una panzana pronunciata da Khalid Yasin, quando alla televisione australiana disse: «Non esiste un musulmano che abbia un amico non musulmano, quindi un non musulmano potrebbe essere tuo socio ma non può essere un amico. Non sono tuoi amici perché non capiscono i tuoi principi religiosi e non possono perché non capiscono la tua fede». Ma che ci faceva quindi Suldaan Said Ahmed all’inizio della sua carriera politica di leader antirazzista con Khalid Yasin?
Non a caso erano insieme, visto che il predicatore era arrivato in Finlandia su invito dell'Associazione musulmana di Helsinki della quale era esponente di spicco. Ma non solo perchè Khalid Yasin guidò anche la preghiera del venerdì, e chi l’annunciò su Facebook? Proprio Suldaan Said Ahmed che scrisse: «Bismillaah come salaam aleikum per tutti, sh, Khaled Yasin pronuncerà la preghiera del venerdì oggi alla Moschea Roihuvuori o masjid tawhiid, quindi oggi il sermone del venerdì sarà tenuto da sh. Khaled Yasin. Ben arrivato. Saluti. Musulmani di Helsinki. Fonte. La moschea si trova a Tulisuontie 1, Roihuvuori. Puoi prendere l'autobus 82 da Herttoniemi e Itäkeskus fino alla parte anteriore dell'edificio della moschea».
Nonostante le spericolate frequentazioni Said Ahmed riusci’ comuque ad affermarsi come politico nella sinistra antirazzista profondamente ostile a Israele (molto forte in Finlandia), e grazie a tutto questo venne eletto al consiglio comunale di Helsinki nelle elezioni municipali del 2017 e rieletto nel 2021. Nelle elezioni parlamentari del 2019 Said Ahmed è diventato vice deputato. Quando il deputato Paavo Arhinmäki è stato selezionato come vice sindaco di Helsinki, Said Ahmed ha preso il suo posto nel settembre 2022. Tra una elezione e l’altra il deputato antirazzista si fece notare sempre sui social network per un commento sui foreign fighters partiti dalla Finlandia (quasi 400 come vedremo) Suldaan Said Ahmed nel novembre 2021 scrisse di alcuni orfani del campo di Hal-Hol (Siria) : «Grazie Finlandia. Conoscevo i genitori di questi orfani. Abbiamo molto lavoro da fare come società. Anche un giovane emarginato e radicalizzato è troppo».
Si seppe poi che Suldaan Said Ahmed aveva indirettamente ammesso di conoscere delle persone partite dalla Finlandia per andare in Siria per unirsi ai ranghi dell'organizzazione terroristica dell'ISIS. Suldaan Said Ahmed non ha mai avvertito la polizia. E dove li aveva conosciuti? Molto probabilmente nell’ex moschea Roihuvuori che fino alla sua chiusura era diventato un luogo di reclutamento dell'ISIS. Quando i giornalisti finlandesi hanno visitato questa moschea, sono stati accolti con commenti antisemiti e comportamenti ostili. La Moschea Roihuvuori, precedentemente situata di fronte alla chiesa Roihuvuori, in precedenza aveva appeso un grande cartellone pubblicitario che proclamava, tra le altre cose, che Gesù era un musulmano e che l'Islam è l'unica vera religione. La gente di Roihuvuori rimase sbalordita dalla dichiarazione pubblica così ostile.
Se Suldaan Said Ahmed fino ad oggi è stato poco accorto con le frequentazioni e con i social network, non pare nemmeno molto dotato per le questioni legate ai rimborsi spese. In particolare stanno facendo discutere i 6.478 euro spesi in taxi. Non è una novità per i finlandesi che ci siano molti conducenti somali nell'industria dei taxi. Di recente, ci sono state molte speculazioni su come e per quale compagnia Said Ahmed abbia speso più soldi di tutti i parlamentari finlandesi. Molti credono che il parlamentare abbia favorito le corse dei suoi amici e di altri conducenti somali e abbia deliberatamente speso così tanti soldi per le tariffe. Secondo un rapporto “Iltalehti”, Said Ahmed ha utilizzato la tessera del taxi del Parlamento 212 volte tra settembre e marzo 2022. Ci limitiamo ad osservare che qui i casi sono due: o è molto sfortunato oppure quello che è stato presentato agli ingenui di sinistra in Finlandia come un "immigrato modello" non è altri che un impostore. Forse pero’ la Finlandia dovrebbe riflettere se una persona con cosi’ tante ombre debba fare il rappresentante speciale del Paese per la mediazione della pace nel Corno d'Africa.