Tra inflazione record, spinte indipendentiste di Scozia e Irlanda, scioperi a singhiozzo in quasi ogni settore e una buona parte degli inglesi «pentiti» della Brexit,
per il neopremier britannico si prospetta un 2023 in cui dovrà dimostrare tutto il suo valore. Intanto, nel suo stesso partito, cominciano a emergere i primi dissensi.