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June 11 2018
Tuta blu, stivali rossi, mantello in nuance e le immancabili mutande rosso fuoco portate sopra i pantaloni.
Quando nel giugno 1938 pubblicata su Action Comics uscì la prima avventura di Supermanil mondo del fumetto ancora non sapeva che sarebbe stata l’alba di una rivoluzione culturale senza precedenti. Nonostante siano passati 80 anni, infatti, le avventure di Superman continuano a far sognare generazioni di giovani (e non solo) che sin dalla più tenera età vengono attratti dalle gesta dei supereroi.
Superman, infatti, è stato il primo supereroe della storia, paladino di forza e coraggio, tedoforo di valori quali onestà, giustizia e rettitudine. Come gli eroi delle epopee classiche, i personaggi dei fumetti dalla fine degli anni ’30 in poi hanno rappresentato il modello di rettitudine e forza cui ambire: la quintessenza del problem solving a misura di vignetta. Un anno dopo la nascita di Superman, infatti, è stato creato Batman e da lì in poi è stato un succedersi di eroi dai tratti caratteriali e funzionali distinti, ma dalla comune capacità di salvare il mondo.
Forse non tutti sanno che Superman è stato creato da due fumettisti ebrei Jerry Siegel e Joe Shuster di Cleveland. Erano due ragazzi tanto giovani e intraprendenti quanto ingenui. Hanno, infatti, ceduto alla Action Comics, una testata appartenente alla National Periodical Publications (la futura DC Comics), i diritti di Superman per 130 dollari, una cifra che nel 1938 era notevole, ma che di certo non ha cambiato loro la vita, anzi.
Dopo aver capito il potenziale commerciale delle avventure di Superman, Siegel e Shuster hanno provato a fare marcia indietro cercando un accordo con la casa editrice, ma, come reazione, sono stati allontanati dalla Action Comics e messi nell’ombra.
Fino agli anni ’70, infatti, la "paternità" di Superman non era mai stata pubblicizzata e i due autori sono finiti nel dimenticatoio. E’ stato il volume dal titolo Joe Shuster – La storia degli uomini che crearono Superman firmato nel 1975 da Julian Voloj e illustrato da Thomas Camp a far luce sulle origini del mito. Si è così scoperto, ad esempio, che il nome in kriptoniano di Superman era Kal-El che in ebraico significa "Voce di Dio".
La matrice ebraica delle avventure del supereroe proveniente da Kripton ha messo più volte nei guai Superman. In pieno nazi-fascismo, infatti era stato pubblicato un episodio in cui Superman catturava Hitler e Stalin e li lasciava a Ginevra presso la sede della Società delle Nazioni.
Un episodio che aveva fatto infuriare i fascisti americani che avevano chiesto la soppressione di Superman.
Anche in Italia in pieno ventennio Superman ha avuto sorti altalenanti. In primo luogo per il nome. Per evitare gli inglesismi Superman era stato tradotto con "Uomo d’acciaio" che però risultava evidentemente poco personale e così Superman è stato ribattezzato Ciclone e in seguito Nembo Kid (per eludere i diritti d’autore) con evidenti confusioni. Solo nel 1967 il nome di Superman verrà riabilitato in maniera tale da poter sfruttare tutto il merchandising che nel frattempo si era sviluppato dietro al mito di Superman.
Per una buona quantità di anni Superman è stato una macchina per far soldi. Serie tv, fumetti, film, gadget e trasmissioni radiofoniche hanno trasformato Superman nella quintessenza del supereroe e come tutti i miti che si rispettano anche quello di Superman a un certo punto doveva morire.
L’episodio La morte di Superman è del 1992 con il settantacinquesimo numero della saga. Il fumettoè stato pompato per settimane con una campagna pubblicitaria senza precedenti da parte di DC Comics. La morte di Superman avvenne per mano del terribile Doomsday e il numero vendette 3 milioni di copie.
Infine una curiosità. Mario Puzo, lo scrittore del romanzo che ha poi ispirato la saga de Il Padrino ha curato anche la sceneggiatura dei primi due film di Superman con Christopher Reeve. Si tratta delle pellicole del 1978 e del 1980. Nel primo dei due film appare anche Marlon Brando nei panni di Jor-El, padre biologico di Kal-El sul pianeta Krypton. È lui che prende la decisione di mandare il figlio sulla Terra.