Economia
October 05 2015
Taglieremo l'Ires, l'imposta sui redditi societari, già dal 2016. E' la promessa fatta ieri in tv dal premier Matteo Renzi, durante la trasmissione In mezz'ora di Lucia Annunziata. Anche se non è ancora sicuro al cento per cento, il governo potrebbe dunque decidere di ridurre le tasse alle imprese già dal prossimo anno e non dal 2017, come annunciato inizialmente dal presidente del consiglio. L'obiettivo di Renzi è infatti abbassare l'Ires dal 27,5 al 24% in due anni, iniziando però con un taglio di almeno un punto già dal 2016.
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Quanto risparmieranno le aziende dopo questa sforbiciata fiscale? I conti li ha fatti la Cgia (la confederazione degli artigiani) di Mestre che, nel caso di un taglio dell'Ires di un punto, ha stimato un beneficio complessivo per il mondo delle imprese di 1,2 miliardi di euro. Peccato, però, che a trarne vantaggio sarà una minoranza di aziende, cioè circa 620mila in tutto, il 12% di quelle presenti in Italia.
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Non va dimenticato, infatti, che l'Ires è un'imposta che colpisce soprattutto gli utili di certe categorie di imprese: le cooperative, le multinazionali estere e le società di capitali come le spa o le srl. Nelle ditte individuali e nelle società di persone, invece, la tassazione ricade direttamente in capo ai singoli soci attraverso l'Irpef, cioè l'imposta sui redditi delle persone fisiche. Poiché il tessuto produttivo italiano è costellato da microimprese con pochi addetti o con nessun dipendente, ben si capisce perché il taglio dell'Ires avvantaggi soprattutto le grandi aziende.
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Meglio sarebbe, a detta della confederazione degli artigiani di Mestre, se il governo decidesse piuttosto di tagliare ancora l'Irap, l'imposta regionale sulle attività produttive, piuttosto che l'Ires. “In questo caso”, sottolinea Paolo Zabeo, coordinatore dell’ufficio studi della Cgia, “ la riduzione delle tasse interesserebbe tutte le imprese, anche quelle più piccole come le ditte individuali o le società di persone”. Una limatura di un punto dell'Irap, per esempio, costerebbe allo stato 4 miliardi di euro ma andrebbe a beneficio di una platea più ampia di imprenditori.