Lifestyle
May 23 2022
Antonio Intiglietta, presidente di Gestione Fiere Spa, nonché ideatore di Artigiano in Fiera, nonostante viva e lavori a Milano da sempre, non ha saputo resistere al richiamo del sangue e tre anni fa a Parabita, in provincia di Lecce, ha inaugurato Tenuta Liliana, una nuova realtà vinicola che il mercato guarda con molto interesse. Per diversi motivi. Anzitutto, c’è grandissima attesa per i suoi quattro Cabernet Sauvignon, Ladame, Veneri, Serae, Aeternum, dedicati rispettivamente alla moglie Liliana, ai figli Valentina e Stefano e a se stesso «non perché io sia eterno eh!» scherza l’imprenditore. Saranno pronti, in bottiglie vestite dalla designer Elisa Costa, dopo la vendemmia del 2021. «La mia sfida è quella di produrre un Cabernet Sauvignon stre-pi-to-so, uno dei migliori al mondo, non da meno di uno Screaming Eagle da 2 mila e 500 dollari» confessa. La sua squadra, tutta made in Salento, compreso l’enologo Andrea Fattizzo, sta lavorando perché l’ambizione diventi realtà. La posizione geografica, il quarantesimo parallelo, è certamente un asso nella manica di Intiglietta. «Siamo nel parallelo della Napa Valley, del Cile, della Nuova Zelanda, terre di grandissimi Cabernet Sauvignon e poi non dimentichiamo che l’Italia è per sua natura condannata all’eccellenza» aggiunge il neo vigneron.
Ma Tenuta Liliana è sotto i riflettori anche perché ha appena lanciato una campagna di crowdfunding su crowdfundme.it per aprire la compagine sociale a tutti coloro che vorranno partecipare al progetto di rigenerazione di una terra, punto di riferimento del turismo internazionale e ricca di storia e potenzialità per una agricoltura di eccellenza. Ogni azionista, con una sottoscrizione libera a partire dalla soglia minima di 250 euro, potrà partecipare agli utili di esercizio dell’azienda, ottenere uno sconto sull’acquisto delle bottiglie di Tenuta Liliana, prendere parte alla vendita delle 1.000 bottiglie dell’edizione limitata del vino “Ladame” 2021 affinato in tonneau per più di 12 mesi, condividere l’esperienza esclusiva di visite in cantina e degustazioni, comprese le annate più storiche che arricchiranno il patrimonio della tenuta. «La condivisione è da sempre la chiave di volta del nostro progetto» spiega il fondatore Antonio Intiglietta. «Oggi Tenuta Liliana, che punta alla produzione di un Cabernet Sauvignon unico e di eccellenza in uno dei territori più belli del nostro Paese, è una share company di 10 partner, cui se ne aggiungeranno altri 16 entro la fine dell’anno, provenienti da Stati Uniti, Europa, Asia e Italia. La campagna di crowdfunding è un nuovo tassello che mira a rendere ancora più protagonisti gli amanti della nostra proposta che in questi anni si sono interessati al progetto e a tutti quelli che vorranno contribuire alla rigenerazione agricola del Salento»”. I vigneti di Tenuta Liliana, nei “terroir” selezionati dal francese Pierre Marie Guillaime, leader mondiale nel mercato delle barbatelle di vite, e dall’enologo Andrea Fattizzo, si elevano fino a duecento metri dal livello del mare, fortemente radicati in una terra di antichissima tradizione contadina. Dalla fondazione ad oggi sono stati piantati 12,5 ettari di vigneto, in quattro differenti zone destinate alla produzione di uno specifico vino della tenuta a base di Cabernet Sauvignon. Il risultato sono quattro tipologie di vino biologico, in grado proprio di esprimere i differenti terroir con lo stesso vitigno, declinato con differenze di carattere geologico e climatico. Nel 2021 sono state prodotte le prime 7.000 bottiglie, mentre a partire dal 2025 la produzione sarà limitata a 75.000 bottiglie annue, cui si aggiungeranno circa 4.000 bottiglie di un Orange Wine, unico per stile e gusto nel panorama salentino. La cantina, di nuova realizzazione, è stata ricavata all’interno di una ex cava di tufo, bonificata e completamente rigenerata, e ospita i più moderni e tecnologici macchinari, essenziali per raggiungere l’eccellenza qualitativa nella produzione.