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August 24 2016
Nel territorio piceno la zona più colpita dal terremoto che alle 3.36 del 24 agosto ha fatto 49 vittime (il numero è ancora provvisorio visto che si cercano ancora decina di dispersi), è quella di Arquata del Tronto e in particolare la frazione di Pescara del Tronto. Qui, si continua a scavare e a sperare. Anche se la frazione della provincia di Ascoli non esiste più dopo che il sisma ha toccato i 6.0 di magnitudo paragonabile a 1 milione di bombe al tritolo.
Ad Arquata tra le vittime anche una bambina di 18 mesi, Marisol: i vigili del fuoco hanno trovato il corpicino tra le macerie, mentre i genitori sono stati salvati e portati in ospedale. Una tragedia che si aggiunge a una tragedia. La mamma, rimasta a lungo sotto le macerie, era scampata al terremoto de L'Aquila nel 2009 e da lì aveva voluto allontanarsi dopo quell'esperienza terribile, trasferendosi ad Ascoli.
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Due bambini, di 4 e 6 anni sono stati estratti vivi dalle macerie: la nonna, che li ospitava, li ha infilati insieme a lei sotto al letto. La donna è stata estratta viva dalle macerie, mentre il nonno non ce l'ha fatta.
Due turisti romanisono stati estratti vivi e salvati delle macerie della loro abitazione crollata. Fra le vittime anche il padre del parroco di Villa Lempa.
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La frazione di Pescara del Tronto è ridotta a un unico blocco di macerie tra cui cercare le persone che mancavano all'appello su 135 abitanti totali. Ma è difficile fare un calcolo delle persone che mancano al'appello perché queste piccole cittadine d'estate vengono prese d'assalto dai turisti, dalle famiglie.
Molti residenti e persone in vacanza, soprattutto da Roma, sono rimaste intrappolate sotto le case completamente distrutte.
Anche ad Arquata, residenti e persone in vacanza sono rimasti intrappolati: decisa l'evacuazione dell'intero borgo storico perché risultato inagibile.