Economia
February 23 2016
L’appuntamento con la presentazione della nuova Tesla Model 3 è in agenda per il 31 marzo. Fra poche settimane, dunque, Elon Musk, ceo della casa automobilistica americana, svelerà le caratteristiche della nuova vettura. Per quanto se ne sa, avrà circa le stesse dimensioni di una Bmw Serie 3 e un’autonomia energetica da 200 miglia e per averla, bisognerà staccare un assegno da 35mila dollari. Secondo alcuni osservatori, il mix fra aspirazione e tecnologia rappresenta un forte catalizzatore per la nuova base di clienti. Tanto che negli Stati Uniti si ipotizza, come riferisce Forbes, che Tesla possa essere un cigno nero per l’industria del petrolio, ovvero un evento inaspettato dall’impatto significativo.
Per competere sul mercato automobilistico, Tesla deve fare i conti con un’equazione a tre variabili: il prezzo, l'affidabilità e l'autonomia. Per allargare il proprio bacino di utenti, il prezzo dovrebbe orientarsi sui 25mila dollari a fronte di un’autonomia da 300 miglia, tipica di una sedan di medie dimensioni. Per ora, Tesla non è ancora in grado di competere su tutti e tre questi parametri, ma le cose potrebbero cambiare grazie all’innovazione tecnologica che dovrebbe impattare sia sulle performance sia sul prezzo.
A questo proposito, considerato che le case automobilistiche definiscono il posizionamento di prezzo moltiplicando il reddito medio personale di un paese per 1,25, il mercato potenziale di Tesla si attesta attualmente su 675 milioni di acquirenti di età compresa fra 15 e 64 anni. Entro il 2025, il mercato potenziale potrebbe crescere fino a superare 700 milioni di clienti, complice un sensibile incremento degli acquirenti nei mercati emergenti che potrebbero quadruplicare nei prossimi dieci anni, passando da 15 a 60 milioni di persone. Le previsioni potrebbero essere ancora più rosee se il prezzo dell'auto si abbassasse a 25mila dollari, cosa che porterebbe il mercato potenziale oltre 750 milioni di persone.
A oggi, sulle strade ci sono un miliardo di veicoli che usano carburante e un milione di auto elettriche che, grazie alla diffusione dell'innovazione che passa dal top di gamma ai modelli comuni, potrebbero arrivare a rappresentare il 7% del totale delle vetture nei prossimi dieci anni. Ed è proprio l'innovazione che ha i numeri per tradursi in un cigno nero: una batteria in grado di assicurare autonomia per 300 miglia all'auto potrebbe minacciare l’intero settore dell’energia, non solo quello degli idrocarburi. Per esempio, se la batteria potesse essere di dimensioni contenute e ricaricabile in garage grazie ai pannelli solari, ridurrebbe la necessità di acquistare energia. Ma una batteria tanto potente, alla lunga, potrebbe sollevare anche le abitazioni dalla necessità di acquistare energia, mettendo in discussione tutto il settore della produzione.