Lifestyle
June 24 2022
Una passione che diventa professione, la bellezza di fare le cose insieme, l’evoluzione del mestiere della moda nel suo transito dall’analogico verso il digitale, senza mai smarrire la sua essenziale, naturale fisicità. Soprattutto, la forza delle connessioni, in primis quelle umane.
Sono alcuni dei temi raccontati dalla nuova campagna di comunicazione istituzionale e commerciale del Gruppo Tim, che per farlo ha scelto come protagonisti due eccellenze del made in Italy: Domenico Dolce e Stefano Gabbana.
La loro storia è narrata attraverso un suggestivo, intenso spot che ritorna all’infanzia dei due stilisti, ne ripercorre i primi passi in sartoria a imparare con stupore il mestiere dai maestri; gli esperimenti con l’ago e con il filo, i disegni degli abiti abbozzati su un foglio, le sagome plasmate con le mani, fino all’incrocio dei percorsi, la capacità di contaminarsi. Infine, le sfilate attuali sotto i riflettori globali.
Un viaggio, anche, nelle abitudini e nei tempi che cambiano: ieri ci si parlava tramite un telefono con il filo, oggi si lavora con l’ausilio di strumenti tecnologici, ma al centro rimane lo stesso slancio a connettersi. La volontà e la capacità di trasformare le proprie idee in realtà, realizzare il proprio sogno, proiettarsi nel futuro.
Lo spot vanta la firma di un’altra coppia di grandi talenti tricolore, entrambi premi Oscar: Giuseppe Tornatore, che ha curato la regia del breve film; le note di un brano finora rimasto inedito del Maestro Ennio Morricone.
«È un orgoglio per noi che Giuseppe Tornatore, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, ambasciatori indiscussi del made in Italy nel mondo, siano al nostro fianco in questo progetto di comunicazione» commenta Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim. «Con questa nuova campagna» aggiunge «vogliamo parlare delle connessioni che uniscono le persone, vicine o lontane, uguali o diverse, perché la vera connessione è quella che ci fa superare le distanze e le differenze. Il compito di Tim è fare in modo che le connessioni crescano, si sviluppino in base alle tante esigenze e siano sempre sicure».