Con TIM i distretti industriali diventano più intelligenti

Mettere a disposizione soluzioni «chiavi in mano» per abbracciare le opportunità del digitale e diventare più competitivi su scala nazionale e globale. È questo l'obiettivo di «Smart District», il nuovo progetto lanciato da TIM per favorire la trasformazione tecnologica in oltre 140 distretti industriali italiani. Aree strategiche che, secondo i dati Istat, comprendono più di 2.100 comuni, rappresentando il 25 per cento del sistema produttivo nazionale e il 65 per cento di quello manifatturiero.

L'iniziativa, in linea con il piano strategico 2021-2023 «Beyond Connectivity» del Gruppo guidato da Luigi Gubitosi, propone alle imprese, alle pubbliche amministrazioni e alle istituzioni locali un articolato ecosistema di soluzioni: le infrastrutture di rete, dalla fibra al 5G, dal Fixed Wireless Access alla connettività satellitare; le tecnologie Cloud di Noovle, in partnership con Google Cloud, per fornire la potenza di calcolo necessaria a rendere evoluti i servizi; l'Internet of Things firmato Olivetti; le soluzioni di sicurezza informatica a cura di Telsy, per garantire la protezione e l'inviolabilità dei dati; i servizi internazionali di Sparkle per connettere le sedi delle aziende, i partner e i clienti all'estero.

Previste inoltre soluzioni di automazione, di manutenzione da remoto in tempo reale attraverso la realtà aumentata, tecnologie per la sicurezza tramite la videosorveglianza, gestione della logistica e delle flotte, controllo di filiera con la blockchain. E ancora, opzioni di smart working e altre che includono l'intelligenza artificiale nei processi aziendali.

«Siamo convinti che le telecomunicazioni e il settore digitale possono fare molto per la ripartenza del Paese. Il nostro obiettivo è rispondere concretamente ai bisogni e alle esigenze delle aziende trasformandole in opportunità di crescita per tutti i settori produttivi che rappresentano l'eccellenza italiana a livello mondiale» spiega Federico Rigoni, Chief Revenue Officer di TIM. «Con il progetto "Smart District"» aggiunge «il Gruppo TIM vuole accelerare la trasformazione digitale ed essere il motore dell'innovazione sul territorio: per questo mettiamo a disposizione dei distretti industriali tecnologie e competenze all'avanguardia in grado di assicurare uno sviluppo economico pienamente sostenibile».

TIM partirà da alcuni distretti in cui si sviluppano le filiere più rappresentative del «made in Italy» come il tessile di Carpi (Modena), Ascoli Piceno, Barletta e Minervino Murge; il calzaturiero del Fermano; l'industria meccanica di Schio (Vicenza), Borgomanero (Novara) e Rivarolo Canavese (Torino), con l'obiettivo di estendere l'iniziativa a tutte le aree industriali del Paese.

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