Televisione
October 15 2012
Il ritorno di Dallas con figli, nuore, nipoti e nuovi personaggi, è la nuova realtà di Canale 5. Il serial è approdato in prima serata, sulla principale rete Mediaset, dopo una lunga attesa e una anteprima nazionale alla scorsa edizione del RomaFictionFest. Trasmesso per la prima volta negli USA nel 1978, Dallas arrivò in Italia dove su trasmesso in seconda serata da Rai1. Passò quasi inosservato perchè non fu valorizzato a dovere. Nel 1981 fu acquistato dall'allora Fininvest che lo promosse in prime time su Canale 5, rispettando l'ordine cronologico delle puntate, come negli USA. E il successo fu immediato. Al punto che, nei primi anni ottanta all'anagrafe italiana venne registrato un boom di bambine con i nomi di Sue Ellen e di Pamela.
Trent'anni fa a colpire l'immaginario del pubblico furono i tradimenti familiari della famiglia Ewing, la sete di danaro e di successo, la scalata al potere. Oggi, nel sequel, di cui sono andate in onda le prime due puntate, proprio come accade per la serialità televisiva di casa nostra, sono riapparsi gli stessi ingredienti, nelle atmosfere più moderne di un'epoca mutata. Il cast, però, è rinnovato. Figli e nipoti sono rappresentati da giovani attori di notevolissima prestanza fisica, elemento di grande importanza. Della vecchia serie sono rimasti solo Sue Ellen interpretata da Linda Grey, J.R. a cui dà il volto Larry Hagman e Bobby Ewing che è l'attore Patrick Dufty.
La fibrillazione su Twitter per l'attesa di Dallas è iniziata già nel pomeriggio. Appena cinque minuti dopo la messa in onda l'hashtag #Dallas era già entrato nel TT Italia piazzandosi alla settima posizione. Dopo solo un'ora il balzo alla terza posizione. Segno evidente dell'interesse del social network per la serie. Subito alcune frasi sono divenute una sorta di cult ritwittate quasi a ritmo continuo. Tra queste quella pronunciata da J.R: "noi vecchi non mandiamo e-mail, ci parliamo di persona".
Persino Belen Rodriguez ha sentito il bisogno di twittare e di comunicare che seguiva Canale 5.. "Ecco J.R. in Dallas, che figo di uomo". E subito dopo dinanzi ad alcune scene d'amore "che scena emozionante", scriveva la conduttrice di Colorado. Barbara D'Urso si faceva lo stesso coinvolgere dalla curiosità commentando: "che bello guardare Dallas come ai vecchi tempi: J.R. è sempre J.R". Federica Panicucci sottolineava che "quando c'era Dallas, c'ero io". Alfonso Signorini commentava: "pazzo di John Ross. Qui lo dico e qui lo nego".
Innumerevoli i commenti delle giovani generazioni, ventenni e trentenni affezionati di Twitter e sintonizzati su Dallas. "Spero non ci porti una nuova generazione di Sue Ellen" scrivevano alcuni. Una ragazza risponde: "anch'io ho rischiato di essere battezzata Sue Ellen, mi ha salvato mia nonna all'ultimo minuto". Altri : "Dallas è la mente che torna alla nonna". O ancora: "i miei genitori si gasano perchè Dallas ricorda loro la giovinezza". "Dallas è la mia infanzia, seduta tra mamma e papà che non perdevano una battuta di J. R". E c'era persino chi scriveva: "voglio andare a Dallas"
Infine non sono mancate le battute ironiche e un sottile umorismo su situazioni e personaggi. Queste le frasi più simpatiche: "Ma J.R. quando lo sbrinano?" Ci si riferiva alle prime scene quando il patriarca taceva immobile, oppresso dalla depressione. "Allora Briatore potrebbe anche recitare in Dallas" "Beati voi che avete il petrolio, noi abbiamo Monti e Company" . La più cattiva, forse: "Sue Ellen somiglia sempre di più a Lella Costa."