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August 06 2021
Tokyo 2021 ci h regalato decine e decine di soddisfazioni, tante quante le quasi 40 medaglie che fanno di questi Giochi i più vincenti di sempre per lo Sport italiano. Ma c'è medaglia e medaglia. Perché dal Giappone non torna, come da abitudine olimpica, una nazione di fenomeni della scherma o della pallavolo o del nuoto.
No. A riempirci di ori, ben cinque, e di ricordi indelebili è sua maestà l'Atletica. Lo sport principe delle Olimpiadi ma da cui siamo sempre stati abituati a raccogliere le briciole, regalate da qualche fenomeno come Sara Simeoni o Pietro Mennea o Stefano Baldini.
Non questa volta, dove usciamo come una delle nazioni più brillanti. Di sicuro la più veloce dato che non solo abbiamo l'uomo più veloce del mondo, quel Marcell Jacobs capace di un'impresa la cui portata comprenderemo forse solo tra qualche anno, ma ci deve essere il talento anche la staffetta più veloce. La vittoria della nostra 4x100 è ancora più significativa dato che dimostra la bontà del lavoro complessivo è non è solo l'exploit di un fenomeno.
Ma non vinciamo solo andando forte, pure andando piano, per modo di dire, ma sano e lontano. Nella marcia siamo tornati a primeggiare, riportando in alto il valore di una scuola da sempre in grado di stare ai primi posti nel mondo. Il mondo, il mondo, invidioso e sorpreso, senza troppi giri di parole lancia l'ipotesi del doping di Stato dietro questa esplosione clamorosa.
Ebbene sì, lo confessiamo. Gli italiani si sono dopati: di lavoro, sacrifici, tecnica e cuore. Il tutto nel silenzio della stampa e dei social, lavorando sotto traccia, pianificando da anni e raccogliendo, forse prima del previsto, quanto seminato.Certo, nello sport, a questi livelli ci deve essere anche il talento, che però va allenatore gestito. Il Presidente della Fidal, Stefano Mei, a inizio mandato pochi mesi fa aveva annunciato come obiettivo primario quello di «riportare l'Atletica dove merita». E lo ha fatto puntando sui giovani, su tecnici preparati, sul lavoro.
Già ai recenti europei Under 23 gli azzurri avevano chiuso con un eloquente primo posto nel medagliere, cosa mai accaduta prima. Poi è arrivata Tokyo…Che estate incredibile per la nostra Atletica Leggera.
Tre ori in un giorno vanno ad arricchire il medagliere dell'Italia che sale a 10 anche grazie alla vittoria di Luigi Busà nel karate.
Gli Azzurri sono attualmente al settimo posto del medagliere con 10 ori, 10 argenti e 18 bronzi. «Stiamo riscrivendo la storia» ha scritto su Twitter Valentina Vezzali. «Record di medaglie, record di emozioni».
L'Italia ha infatti superato il record che era stato raggiunto a Los Angeles 1932 e a Roma 1960, superando anche le aspettative del Coni che prevedeva un massimo di 30 medaglie per gli Azzurri a Tokyo.