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Troppe code, biglietti inutilizzabili: il Codacons contro Expo 2015

«Tutti coloro che hanno dovuto fare i conti con questa situazione possono rivolgersi al Codacons, tramite i numeri telefonici 02.29419096 - 02.29408196 o all’indirizzo mail codacons.milano@libero.it, per sapere in che modo comportarsi al fine di chiedere il rimborso. Troppi gli inadempimenti ed i disservizi addebitabili alla fiera, a farne le spese sono stati tutti i consumatori che fiduciosi avevano acquistato un biglietto e che alla fine non ne hanno potuto usufruire. Facciamo sentire la nostra voce al fine di tutelare i nostri diritti». È quanto scrive, in un comunicato stampa, il Codacons, una delle più note associazioni a tutela dei consumatori del nostro Paese, che ha chiesto ai cittadini che, a causa dei disservizi e del sovraffollamento, non hanno potuto utilizzare il loro biglietto di Expo 2015, di partecipare alla loro iniziativa giudiziaria. Un fac-simile, che sarà presente sul sito, dovrebbe consentire a coloro che hanno comprato a prezzo intero il biglietto di partecipare a un esposto al Giudice di Pace, come già fatto da un cittadino romano. La speranza è riottenere indietro i propri soldi.


PER CODACONS EXPO E' STATA UNA TRUFFA
Il Codacons non è nuovo a iniziative di questo tipo. È da mesi che batte contro Expo, definito nei giorni scorsi «una sorta di ‘tortura' fatta di code e file estenuanti, specie negli ultimi due mesi». Secondo il Codacons, insomma, Expo ha continuato a vendere biglietti a prezzo intero, «pur consapevoli dell'impossibilità materiale per i visitatori di accedere ai tanti padiglioni, senza prevedere una limitazione degli ingressi» . Una situazione peggiorata dalla vendita del biglietto serale a 5 euro e dall'introduzione di sconti speciali concessi nell'ultimo periodo, che hanno «creato un danno a coloro che avevano già acquistato l'ingresso a prezzo intero, e non sono comunque riusciti ad accedere ai padiglioni a causa delle file eccessive». Come se i cittadini non fossero perfettamente consapevoli che visitare Expo sarebbe stata, specie il fine settimane e durante le ore di punta, una via crucis, il Codacons ha presentato già nei giorni scorsi un esposto alla procura di Milano, chiedendo di indagare sui pesanti disagi  e sulla vendita dei biglietti di ingresso all'evento, «alla luce di possibili fattispecie penalmente rilevanti, compresa quello di truffa». Se truffa è stata, diciamolo, non c'era mezzo visitatore che non fosse consapevole che avrebbe, come minimo, dovuto armaresi di una straordinaria pazienza.





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