"Trovare l'America", l'epopea degli italiani negli Stati Uniti
Rita Fenini
I volti, le pose, gli abiti, i bagagli, gli oggetti, le storie, gli sguardi sono stati fissati in migliaia di fotografie, moltissime di queste raccolte nelle collezioni della “Library of Congress” di Washington", l’istituzione che, più di ogni altra, rappresenta la memoria ufficiale degli Stati Uniti. È da questo gigantesco magazzino della memoria, selezionando oltre 500 immagini, che hanno attinto gli autori di Trovare l’America, il volume ideato e curato da Paolo Battaglia e Linda Barrett Osborne, con premessa di Martin Scorsese e introduzioni di Mario B. Mignone e Antonio Canovi.
Uno splendido, prezioso volume di "come eravamo" noi italiani quando “Lamerica” si scriveva senza apostrofi e il miraggio di una vita dignitosa si concretizzava al di là dell’Atlantico. La storia di milioni di persone, di molte regioni italiane, che hanno scelto il Nuovo Mondo per un progetto di vita, per vivere meglio, per costruire un futuro. La narrazione è supportata da immagini inedite e offre una prospettiva nuova e originale sulla complessa esperienza degli italiani in America, da Colombo fino a oggi. Oltre a personaggi noti come Antonio Meucci, Fiorello LaGuardia, Joe Di Maggio, nel libro trovano spazio le vicende di uomini come Giacomo Beltrami, il primo esploratore a raggiungere le sorgenti del Mississippi nel 1823, e Joe Petrosino, precursore della lotta al crimine organizzato