Dal Mondo
October 18 2024
Nelle recenti dichiarazioni fatte durante un podcast con Patrick Bet-David, Donald Trump ha nuovamente sollevato una questione che fa discutere: la responsabilità del presidente ucraino Vladimir Zelenskij nel conflitto tra Russia e Ucraina. Trump ha affermato che Zelenskij non avrebbe mai dovuto permettere che la guerra iniziasse, andando a rafforzare una retorica sempre più vicina all'aggressore, Vladimir Putin. “Non avrebbe mai dovuto permettere che quella guerra iniziasse. È una guerra persa”, ha dichiarato Trump, aggiungendo che il presidente Joe Biden avrebbe “provocato quella guerra” e che non sarebbe mai accaduta se lui fosse stato al potere.
Patrick Bet-David, conduttore del podcast, è un imprenditore e autore iraniano-statunitense, noto per aver fondato l’azienda di servizi finanziari PHP Agency. Nato in Iran, la sua famiglia fuggì durante la rivoluzione iraniana e si stabilì prima in un campo profughi in Germania, poi negli Stati Uniti. Bet-David ha ottenuto una notevole popolarità attraverso il suo canale YouTube “Valuetainment”, la piattaforma multimediale dove intervista figure di spicco e discute temi legati all’imprenditoria e alla leadership.
Le parole di Trump si inseriscono in un contesto di critica costante verso Zelenskij, che l’ex presidente ha definito come “uno dei migliori venditori al mondo”. Trump ha sottolineato come l’Ucraina abbia ottenuto enormi somme di denaro dagli Stati Uniti sin dall’inizio del conflitto. “Ogni volta che si presenta, riceve cento miliardi di dollari”, ha affermato, riferendosi ai miliardi di aiuti militari forniti a Kiev, come confermato da diverse fonti, tra cui Reuters e BBC.
Trump ha anche suggerito che l’Ucraina potrebbe dover cedere parte del proprio territorio alla Russia per raggiungere un accordo di pace, una proposta fermamente respinta da Kiev. Zelenskij, infatti, ha recentemente presentato il suo “piano di vittoria” all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, affermando che l’integrità territoriale dell’Ucraina non è negoziabile.
Le affermazioni di Trump si ricollegano a un lungo percorso di vicinanza con Putin. Durante un dibattito recente con Kamala Harris, Trump ha ribadito che la guerra deve finire, ma ha evitato di esprimersi chiaramente su una possibile vittoria ucraina. Ha affermato di avere “un buon rapporto sia con Putin sia con Zelenskij” e ha promesso di negoziare una pace che sarebbe “buona per entrambe le parti”.
Tuttavia, il rapporto tra Trump e Putin continua a suscitare perplessità. Secondo il giornalista Bob Woodward del Washington Post, Trump avrebbe chiamato Putin fino a sette volte dopo aver lasciato la Casa Bianca, e gli avrebbe persino inviato test per il Covid-19 durante la pandemia.
Le prossime elezioni presidenziali potrebbero segnare un importante cambiamento nella politica degli Stati Uniti verso l’Ucraina. Trump ha spesso dichiarato che il conflitto non sarebbe mai iniziato se lui fosse stato presidente, una posizione che ha ripetuto più volte senza mai chiarire come intenda raggiungere la pace. Al contrario, Kamala Harris ha ribadito il suo sostegno continuo all’Ucraina, criticando Trump per il suo atteggiamento morbido nei confronti di Putin.
Le affermazioni di Trump, che sembrano allontanarsi da un sostegno incondizionato a Kiev, potrebbero segnare una svolta significativa nella politica estera americana in caso di sua vittoria alle elezioni. Con il conflitto in Ucraina ancora in pieno corso, il futuro delle relazioni tra Stati Uniti e Russia, e di conseguenza della guerra, resta incerto. Le parole di Trump aprono scenari imprevedibili, mentre il mondo osserva con attenzione il possibile cambiamento di rotta della politica americana.