Condannato in sede civile, Trump continua a guardare alle elezioni del 2024

Una nuova tegola si è abbattuta su Donald Trump. L’ex presidente americano è stato riconosciuto colpevole da una giuria di Manhattan di abuso sessuale e diffamazione. La causa civile era stata intentata l’anno scorso dalla scrittrice E. Jean Carroll, che aveva accusato Trump di averla violentata nel 1996. “La giuria di nove membri ha ritenuto cheTrump non avesse commesso stupro, ma i giurati lo hanno ritenuto responsabile di abusi sessuali”, ha riportato The Hill. L'ex presidente, che ha sempre respinto l'accusa, è stato condannato a versare cinque milioni di dollari alla scrittrice per danni.

“Ho intentato questa causa contro Donald Trump per riabilitare il mio nome e riavere la mia vita”, ha dichiarato la Carroll. “Oggi il mondo conosce finalmente la verità. Questa vittoria non è solo per me, ma per ogni donna che ha sofferto perché non è stata creduta”. L’avvocato di Trump, Joe Tacopina, ha detto che l’ex presidente è “pronto a procedere e ad andare avanti”. “È fermo nella sua convinzione, come molte persone, che non può ottenere un processo equo a New York City sulla base della giuria”. Tacopina ha poi criticato il verdetto, definendolo “strano”. “Questa era una denuncia per stupro. Questo è sempre stato un caso di stupro e la giuria l'ha respinto, ma ha fatto altre scoperte”, ha detto. “Ma hanno respinto la sua richiesta di stupro e lei ha sempre affermato che si trattava di un caso di stupro, quindi è un po' sconcertante, ma andiamo avanti”.

Come detto, si tratta di una causa civile e Trump non rischia di finire dietro le sbarre. Tuttavia questa nuova grana incombe sulla sua campagna elettorale in vista delle presidenziali del 2024. L’ex inquilino della Casa Bianca è convinto di poter cavalcare questo nuovo caso per portare avanti la tesi della persecuzione giudiziaria. Il suo team, in altre parole, è convinto che una tale situazione porterà Trump ad incrementare ulteriormente il proprio consenso nei sondaggi (come accaduto a seguito dell’incriminazione subita a Manhattan). Dall’altra parte, alcuni senatori repubblicani – come Mitt Romney e Mike Rounds – stanno mettendo in dubbio la capacità dell’ex presidente di tenere unito il partito e di essere realmente in grado di riconquistare la Casa Bianca l’anno prossimo. Nel frattempo, vari big repubblicani continuano a scaldare i motori per candidarsi alla nomination del 2024: la discesa in campo del governatore della Florida, Ron DeSantis, dovrebbe arrivare a giorni, mentre l’ex vicepresidente, Mike Pence, ha detto che alla maggior parte degli americani non interesserebbe il verdetto che ha colpito ieri Trump.

In attesa di capire l’effetto della condanna sui sondaggi e sulla raccolta fondi dello stesso Trump, l’incertezza regna sovrana. È ovviamente lecito porre dubbi sull’eventualità che l’ex presidente riesca a ottenere un secondo mandato, anche alla luce delle ulteriori grane giudiziarie che si stagliano per lui all’orizzonte. Tuttavia, un recente sondaggio del Washington Post ha rilevate che, in un eventuale nuovo duello elettorale con Joe Biden, Trump risulterebbe sette punti avanti all’attuale inquilino della Casa Bianca. Un inquilino della Casa Bianca su cui pende, ricordiamolo, l’indagine di un procuratore speciale per la questione dei documenti classificati indebitamente trattenuti. Senza poi trascurare che la procura federale del Delaware potrebbe a breve incriminare il figlio di Biden, Hunter, per reati fiscali. Insomma, la situazione resta ancora fondamentalmente aperta.

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