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September 15 2024
Altro che spot televisivi, il piccolo schermo da principe è diventato quasi un rospo. Infatti, se per oltre cinque decenni gli investimenti più consistenti dei partiti e di tutti i candidati alla Casa Bianca venivano dirottati prioritariamente verso la Tv, anzi c’era la necessità di accaparrarsi prima degli altri quelle fasce orarie più appetibili per posizionarsi nei picchi di maggior ascolto, nella campagna presidenziale 2024 il digitale ha spodestato definitivamente il primato della Tv. Appena qualche settimana fa, giusto per iniziare a dare qualche numero che ci aiuta a comprendere il cambio di paradigma, il Washington Post ha evidenziato come lo staff di Kamala Harris ha pianificato un investimento pubblicitario, dal 2 settembre al 5 novembre di 370 milioni di dollari, dei quali 170 in pubblicità televisiva tradizionale, nazionale e locale, e più di 200 milioni di dollari in pubblicità digitale.
Che lo staff della Harris stia spingendo, come non mai nel recente passato, sul pedale della spesa digitale è confermato ulteriormente anche dalla libreria inserzione di Meta: solo negli ultimi trenta giorni, sono oltre 16,3 i milioni di dollari spesi per sponsorizzare i contenuti pubblicati sugli account Facebook e Instagram, mentre nello stesso periodo di tempo, dal 13 agosto all’11 settembre, gli account di Donald J. Trump ne hanno investito un decimo in meno, 1,6 milioni di dollari. È interessante, a questo punto, anche vedere come siano stati ripartiti questi investimenti per i singoli stati, perché da questa scelta è possibile comprendere dove la battaglia elettorale è più aperta. Kamala Harris ha investo le quote maggiori in Michigan, con oltre 2 milioni di dollari, in Pennsylvania, California, Georgia e Winsconsin, con importi che oscillano da 1,8 a 1,1 milioni di dollari. L’ex presidente invece, pur con un decimo della spesa, investe ancora sulla California, la Pennsylvania, l’Arizona, il Texas e la Florida.
Infine, se spostiamo la lente di osservazione dagli account Meta alle inserzioni Google, anche in rete il primato della Harris è certificato da una spesa totale, sempre negli ultimi trenta giorni, di 30,2 milioni di dollari. Di contro, gli investimenti di Trump per gli annunci sponsorizzati in rete – Google, Youtbe in primis – sono stati esattamente la metà, con 14,9 milioni di dollari.