Trump, Iraq escluso dal nuovo bando anti immigrati
Redazione
Donald Trump ha firmato oggi, 6 marzo, il nuovo bando all'ingresso di cittadini provenienti da alcuni paesi musulmani.
La novità più importante riguarda l'Iraq, paese che non è più fra quelli dai quali viene bloccato l'ingresso negli Stati Uniti.
Inoltre, il provvedimento dovrebbe aver eliminato la disposizione che privilegia esplicitamente nel trattamento alcune minoranze religiose. Disposizione sulla quale si erano appuntati i maggiori dubbi relativi alla legalità del bando precedente, emanato con un ordine esecutivo il 27 gennaio.
Mutato anche il bando all'ingresso dei rifugiati siriani: limitato a 120 giorni e non più a tempo indeterminato.
La nuova versione del bando dovrebbe entrare in vigore progressivamente nelle prossime due settimane, per evitare il caos causato dal provvedimento che l'ha preceduto.
Secondo le poche informazioni sul bando, contenute in un sunto diffuso dal Dipartimento per la Sicurezza nazionale, i cittadini di Iran, Libia, Somalia, Siria, Sudan e Yemen subiranno una sospensione di 90 giorni del procedimento di concessione dei visti, periodo durante il quale l'amministrazione studierà modalità più precise di controllo e verifica.
Secondo la stampa americana, la scelta di togliere l'Iraq dai paesi del bando, è frutto di pressioni dei Dipartimenti di Stato e della Difesa che ritenevano che il provvedimento contro i cittadini iracheni avrebbe potuto compromettere ulteriormente la stabilità del governo di Baghdad, che gli Stati Uniti hanno contribuito a creare, che sostengono apertamente e che viene considerato un prezioso alleato nell'area.
In sintesi, il bando esclude dall'ingresso: - i nuovi immigrati - tutti i rifugiati Sono esentati dal bando: - I possessori di carta verde Possono entrare: - I diplomatici - I cittadini con la doppia nazionalità - I cittadini iracheni.