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October 17 2016
Figlia d'arte, nel senso che era considerata una giovanissima promessa dell'atletica americana, è morta colpita da un proiettile vagante Trinity Gay, figlia quindicenne dello sprinter Tyson Gay, oro nei 100, 200 e nella staffetta 4x100 ai Mondiali di Osaka 2007, nonché staffettista per gli Usa anche alle recenti Olimpiadi di Rio.
La sfortunata ragazza si è ritrovata nel mezzo di una sparatoria nel parcheggio di un fast food di Lexington, nel Kentucky: colpita al collo, è stata trasportata prima in un ospedale e poi in un altro, ma senza che si riuscisse a salvarla. "E' stato un atto di violenza insensata, siamo senza parole e con il cuore spezzato", ha commentato il sovrintendente della Contea Manny Caulk.
Appresa la terribile notizia, Tyson Gay è immediatamente partito per Lexington dalla California, dove si trovava per allenarsi: "Non ce l'ha fatta e io sono così confuso. La scorsa settimana, approfittando della pausa scolastica, eravamo stati insieme... è una cosa pazzesca. Non ho idea di cosa sia successo", sono state le parole dell'ovviamehte sconvolto sprintman ai media americani prima di imbarcarsi sull'aereo.
Le forze dell'ordine hanno già fermato due sospetti, ma le indagini sull'accaduto sono ancora in corso, confidando anche e soprattutto nelle immagini fornite dalle telecamere di sicurezza del parcheggio.
La tragedia di Trinity Gay è assai simile a quella di Yetunde Price Williams, sorella delle campionesse di tennis Venus e Serena, uccisa a sua volta nel 2003 da un proiettile vagante in una sparatoria fra gang del ghetto di Compton, in California. Mentre un altro grande campione dello sport americano, il cestista Michael Jordan, ebbe il padre James ucciso nel 1993 da due balordi durante un tentativo di rapina in un'area di servizio di Lumberton, nel North Carolina.