Dal Mondo
August 08 2024
Nella regione russa di Kursk continuano i combattimenti tra le forze russe e quelle ucraine, che stanno tentando di avanzare. Il Ministero della Difesa di Mosca ha confermato la situazione, evidenziando l’impiego di truppe di terra, artiglieria e aviazione. I confronti si stanno concentrando nei distretti di Sudzhensky e Korenevskij. Inoltre, il Ministero ha segnalato che gli attacchi aerei colpiscono anche le riserve ucraine in avanzamento nella regione di Sumy, in Ucraina. Secondo i dati forniti da Mosca , dall'inizio dell'incursione, all'alba di martedì, le forze ucraine avrebbero subito perdite di 660 militari e 82 veicoli corazzati, compresi otto carri armati.
Mykhail Podoliak, consigliere dell'amministrazione presidenziale ucraina, ha dichiarato che l'incursione ucraina in corso da oltre due giorni nella regione russa di Kursk è una diretta conseguenza dell'aggressione russa contro l'Ucraina: « L’unica causa di ogni escalation, bombardamento e azione militare nelle regioni (russe) di Kursk e Belgorod è l’inequivocabile aggressione della Russia e la sua invasione dell'Ucraina, che va avanti da più di due anni», ha affermato Podoliak su X. Il portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, rispondendo a una domanda riguardo agli attacchi ucraini sul territorio russo ha affermato: «Abbiamo intenzione di contattare le autorità militari ucraine per saperne di più sui loro progetti». Il portavoce della Commissione europea, Peter Stano, nel briefing quotidiano con la stampa ha sua volta affermato: «Pensiamo che l'Ucraina stia combattendo una legittima difesa contro un'aggressione illegale e nel quadro di questi legittimi diritti di difesa. L'Ucraina ha il diritto di attaccare il nemico ovunque lo ritenga necessario, sul suo territorio, ma anche sul territorio del nemico».
Al momento non ci sono report né commenti ufficiali da parte dello Stato Maggiore ucraino. Per ora, possiamo affidarci solo a immagini e filmati geolocalizzati, fonti indipendenti e notizie da blog militari russi. La penetrazione ucraina ha una profondità di circa 10-15 km e sembra aver raggiunto la cittadina di Sudzha. Le truppe ucraine si trovano nel centro abitato, ma è difficile determinare quanta parte del territorio sia stata effettivamente occupata. Cosa sta realmente accadendo? Ne parliamo con l’analista strategico Virgilio Lo Presti : «Per questa penetrazione gli ucraini hanno per ora utilizzato due brigate, la 22a Brigata Meccanizzata e l’82ma Brigata Aerea d’Assalto. Si tratta di due formazioni meccanizzate ad alta mobilità operativa e composte da truppe esperte. L’attacco ucraino ha colto i russi di sorpresa, il discreto e non ancora precisamente quantificabile numero di prigionieri catturati dalle truppe ucraine lo dimostra. Il Cremlino non aveva pensato a proteggere robustamente il confine, alla cui difesa non c’era che una sottile linea di fantaccini. Le truppe di Kiev hanno poi superato due linee difensive statiche, consistenti in fossati anticarro e file di “denti di drago”, ma non hanno trovato – e lo sapevano – sistemi di trincee presidiati»
Come hanno reagito i russi?
«Molto lentamente, il Comando Militare Nord, che pure esiste, non ha dato prova di capacità reattiva, forse ancora una volta la centralizzazione della catena di comando russa ha dimostrato la sua inefficienza quando si tratta di prendere decisioni immediate. La creazione di un saliente con l’utilizzo di truppe meccanizzate ad alta mobilità comporta notevoli rischi. Se il saliente si allunga sorgono problemi logistici: cibo, munizioni, carburante e riparazione dei mezzi. Proteggere i fianchi di un saliente è poi fondamentale sia per difendere le truppe che sono avanzate sia per mantenere aperto un corridoio in caso di ritirata; per questo motivo, che gli ucraini decidano di proseguire la penetrazione o che approfittino della ritardata reazione russa per trincerarsi nelle aree conquistate, l’operazione con ogni probabilità risucchierà nuove risorse».
Quali sono gli obbiettivi degli ucraini?
«Fino a qui gli ucraini non hanno conquistato città o luoghi nevralgici. L’ipotesi che abbiano come obiettivo la centrale nucleare di Kursk ci appare improbabile, questa struttura è situata a 60 km dal confine; ancora più improbabile l’ipotesi che gli ucraini tentino di attaccare Kursk stessa: cercare di catturare una città in territorio nemico con la sola forza di 2/4 brigate sarebbe davvero un azzardo. Quali siano gli obiettivi che lo Stato Maggiore Ucraino si è dato intraprendendo questa operazione non lo sa nessuno, la ridda di supposizioni si è naturalmente già aperta ma soltanto i prossimi giorni potranno darci qualche indicazione più concreta su cosa hanno in mente a Kiev».