Uganda, omosessuali senza volto
Dal 22 novembre al 31 dicembre 2014 la galleria PhBroking di Modena propone una mostra personale del fotografo Aldo Soligno, classe 1983, dal titolo Let Them Show Their Faces (Homosexuality in Uganda). In esposizione 11 "ritratti in negativo" di altrettanti ragazzi e ragazze gay di Kampala. L'autore ha chiesto loro di posare di spalle e in controluce, a raccontare la drammatica situazione - causata dalla feroce campagna omofobica in corso da alcuni anni in Uganda - che li costringe a vivere "nel buio", rendendo estremamente pericoloso il coming out.
Le fotografie rappresentato un ipotetico negativo delle centinaia di fotografie di sospetti omosessuali e attivisti LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) pubblicate a titolo diffamatorio da alcuni dei maggiori tabloid scandalistici del Paese (come Red pepper, Hello e The Sun), accompagnate da titoli come Impiccateli!, nell’ambito della mobilitazione per chiedere l’approvazione di una legge contro l’omosessualità e dopo il suo varo.
Una campagna contro gli omosessuali, istigata principalmente da gruppi di missionari evangelici statunitensi ha trovato terreno fertile in Uganda, portando il Parlamento a votare una legge antigay tra le più restrittive al mondo. La norma, che prevedeva per i gay pene dai 14 anni di carcere fino all'ergastolo per i recidivi e fino a 7 anni di reclusione per i colpevoli di "favoreggiamento", entrata in vigore all'inizio del 2014, è stata poi dichiarata incostituzionale dalla Corte Suprema per un vizio di forma. Attualmente è però in discussione una nuova legge, ancora più draconiana, contro la "promozione di pratiche sessuali contro natura".
Gli scatti di Soligno hanno vinto il Pride Photo Award 2014 (sezione Open), un concorso fotografico internazionale dedicato alle diversità sessuali e di genere.
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