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(Ansa)
Cyber Security

Un effetto domino tutto cyber

“Qualcuno potrebbe essere costretto ad andare a dormire in albergo”. Con queste parole Rob Hailstone, amministratore delegato di Bold Legal Group, ha commentato gli effetti sul mercato delle compravendite immobiliari britannico dell’incidente cyber subito da CTS, operatore cloud che offre agli studi legali i servizi per la gestione dei contratti. Il fornitore sembra sia stato vittima di un attacco ransomware e di conseguenza molti studi legali si sono visti nell’impossibilità di portare a termine le transazioni, coinvolgendo nel blocco anche tutte le controparti che, pur non utilizzando CTS, sono rimaste vittime indirette dell’aggressione. Il risultato è che ci sono svariate migliaia di cittadini il cui contratto di acquisto della casa si trova in un “limbo digitale”, e pertanto non sono “ufficialmente” proprietari di nulla e non potranno accedere agli immobili. Personalmente trovo questa notizia emblematica perché chiarisce perfettamente il contesto in cui ci troviamo.

In primo luogo, il tema della filiera dei fornitori: basta colpirne uno per mettere in ginocchio centinaia o migliaia di operatori e interi settori economici. Questo vale in particolare per i fornitori di servizi cloud. In secondo - di questo ho già parlato - pensare che “metto sistemi in cloud così la sicurezza non è un problema mio” è un’idea stupida e perniciosa. Trasferire un rischio non significa che non esiste più. In terzo, la digitalizzazione porta con sé l’interconnessione non soltanto delle tecnologie, ma anche delle attività produttive, creando forme di dipendenza estreme e una generale fragilità dell’intero sistema.

Il collasso di CTS ha interessato direttamente un numero variabile tra gli 80 e i 200 studi legali, ma ha bloccato almeno altrettanti operatori. Un paese come il nostro, che procede a tappe forzate sulla strada della digitalizzazione, dovrebbe guardare con interesse e preoccupazione a questo tipo di eventi che si verificano in altri stati molto più avanzati di noi. Se “arrivare in ritardo” presenta un vantaggio è proprio quello di potere imparare dagli errori altrui, ma purtroppo ho la netta sensazione che sul tema della cyber security riusciremo nell’impresa di “arrivare ancora più in ritardo”. Ma di questo ne parlerò la settimana prossima.

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